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Lazio, il compitino non basta. A San Siro arriva l’ultimo addio all’Europa

Biancocelesti in vantaggio con Parolo, poi Bacca ristabilisce la parità. Il sesto posto ora è un miraggio…

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Pubblicato il 20/3 alle 22.45

LAZIONEWS.EU – Un pareggio a San Siro che serve a poco, se non a regalare un pizzico di fiducia ad una squadra con il morale sotto gli scarpini dopo la cappotta contro lo Sparta Praga. La Lazio fa 1-1 contro il Milan, mostrando buona personalità e a tratti, giocate di qualità. Ma è troppo poco per portare a casa una vittoria che su quel campo, in Serie A, manca da 27 anni e il risultato dà forse le ultime risposte: il 6° posto è oramai un miraggio, il derby dopo la sosta rimane l’ultima occasione per avere una gioia da quest’annata disgraziata.

La partenza degli uomini di Pioli è lanciatissima e alla prima occasione buona la Lazio passa in vantaggio. E’ Parolo ad esultare, con uno stacco di testa deciso sull’angolo calciato da Biglia all’8′ minuto. Per il centrocampista laziale è il 5° gol contro i rossoneri, la sua vittima preferita. Che sorpresa – pensano tutti – non è la solita Lazio, quella che sbaglia tutti gli approcci alle partite. Anzi sì, perché al 15′ il Milan si affaccia per la prima volta dalle parti di Marchetti, Bisevac e Hoedt compiono un altro pasticcio e Bacca pareggia. Un copione visto e rivisto, anche perché è la 14° rete subita nel primo quarto d’ora di gara. Nonostante i suoi limiti cronici la Lazio si fa però preferire al Milan nel primo tempo per il gioco espresso, ma l’occasione più importante è la traversa di Bonaventura su punizione al 36′.

Quando si rientra in campo la Lazio è già in affanno: Honda è imprendibile tra le linee, Bacca va a nozze con la fragile difesa biancoceleste e il centrocampo di Pioli non fa più filtro. Il Milan cresce e la Lazio cala, le sofferenze aumentano, la squadra di Pioli però regge l’onda d’urto e un’accelerata di Felipe Anderson per poco non regala una gioia inattesa al 67′. Il brasiliano spacca in due la difesa di Mihajlovic e solo un superbo Donnarumma evita il gol. La partita diventa improvvisamente aperta, equilibrata e piacevole: Marchetti risponde subito con una grande parata su Bonaventura, poi Lulic rovina tutto con il secondo giallo che lo manda anzitempo sotto la doccia. Finiscono qui le emozioni, la Lazio lascia ancora l’amaro in bocca e la sensazione di aver dato troppo poco. Il compitino non basta e l’Europa è sempre più lontana. Al Meazza Pioli e i suoi scrivono solo l’ennesima pagina della storia di quest’annata pazza, discontinua e insufficiente.

Giorgio Marota

 

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