Lazio, a Formello lavorano in nove. Si accende il mercato: riflettori puntati su Biglia e Candreva

NEWS DELLA GIORNATA – Dopo due giorni di riposo la Lazio torna ad allenarsi: tra nazionali ed infortunati sono stati solo 9 gli uomini a disposizione di Pioli per la ripresa andata in scena nel pomeriggio. Contro i giallorossi mancheranno gli infortunati Basta, Radu, Konko e Kishna, oltre allo squalificato Lulic, ma Pioli spera di recupare in extremis Milinkovic-Savic. Dieci i nazionali impegnati con le rispettive selezioni: l’ultimo a rientrare alla base sarà Biglia. Nel frattempo, dopo la Nord diserterà il derby anche la Sud: “Ci trasferiamo a Campo Testaccio”, ha comunicato la tifoseria romanista. La società ha risposto attivando la promozione “Porta un amico”.

IN USCITA… – A bocce ferme è il calciomercato a farla da padrone. Tornano ad accendersi i riflettori dell’Inter su Candreva, che con Parolo dovrebbe giocare titolare contro la Spagna. Anche Biglia è attenzionato: Inter, Juventus e Real Madrid lo tengono d’occhio. Chi potrebbe lasciare la Lazio è anche Matri, il cui cartellino è di proprietà del Milan. Tassotti ha fatto chiarezza: “Alessandro potrebbe tornare in rossonero“.

…E IN ENTRATA – Per il dopo Klose torna a fare capolino il nome di Immobile. L’agente del calciatore di proprietà del Siviglia ma in prestito in Piemonte è stato chiaro: “Il Torino vuole riscattarlo, il prezzo è fissato ad 11 milioni”. Per sostituire Pioli, è spuntata poi anche la pista Ventura.

FAIR PLAY – Presentati a Roma degli speciali braccialetti biancocelesti in favore del fair play. Mauri: “Il gioco leale è importante quanto lo spirito di gruppo”.

LAZIONALI – A breve i primi impegni dei Lazionali, tra cui il debutto di Keita con la maglia del Senegal. Il ct lo ha caricato: “E’ un ragazzo molto interessante, ci aiuterà tanto”, ha ammesso Aliou Cissé. In serata è arrivata poi la conferenza stampa del ct azzurro Conte e di Buffon. Il tecnico: “Agli Europei saremo una squadra, non una selezione”. Mentre il portiere si sofferma sugli attentati di Bruxelles: “Non abituiamoci al terrore”.

Gian Marco Torre