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Under 17. Dal campionato alla Scopigno cup, le aquile di Santoni non si arrendono mai

UNDER 17 – Un anno difficile concluso con una nota agrodolce, un secondo posto che stavolta mette d’accordo tutti…

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UNDER 17 – La stagione dei ragazzi di Santoni non è certamente da incorniciare. Eppure, come in qualsiasi fatto umano, esiste sempre il rovescio della medaglia, la via d’uscita di un cul-de-sac. La dignità, il lavoro e l’impegno pagano sempre e la classifica deludente non ha lasciato impassibili gli Under 17 che, a Rieti, hanno dimostrato carattere e coraggio.

IL CAMPIONATO – 22 punti, contro i 53 dell’Inter, prima della classe. Un 10° posto (su 14) che sembra proprio non meritare questo gruppo di giovani aquile. Sono tanti gli elementi che destano grande interesse in “prospettiva Primavera”: gli stessi però, quest’anno, non sono riusciti a sciogliere il bandolo della matassa, restando impigliati nella zona in ombra della classifica (Girone B). Addirittura, considerando esclusivamente le trasferte, la Lazio è il fanalino di coda del campionato: 5 punti e ben 23 reti subite da Miceli e compagni. L’ultima sconfitta risale al match contro il Como, per 3-2, con la rimonta dei padroni di casa che hanno affossato i biancocelesti. Il 3 aprile arrivano al Gentili proprio i nerazzurri: si prospetta una gara di estrema difficoltà, visto che gli ospiti dovranno evitare a tutti i costi il sorpasso dell’Atalanta a -3 che incontra in casa l’Hellas.

IL TORNEO – Partecipare allo Scopigno Cup è stata la speranza per un obiettivo ancora possibile, l’unico ed ultimo dell’anno. A Rieti va in atto la manifestazione che coinvolge anche club stranieri come la Stella Rossa e la Dinamo Kiev e dei migliori italiani come Juventus e Roma. Prima la pratica contro i reatini, poi il pareggio contro i bianconeri che per via della differenza reti regalano la Semifinale ai biancocelesti. Ad un gradino dalla finale c’è la Dinamo che viene liquidata per  2-1 grazie ai gol di un convincente Portanova e di Kokali.  E’ finale. Davanti alla Coppa solo il Cagliari, reduce da un percorso glorioso. La formazione di Cossu non lascia però scampo ai biancocelesti e vince per 0-3 con i gol di Manca al 6′ e di Porcheddu alla mezzora della prima frazione ed infine, nella ripresa chiude Ruggeri. Alla Lazio va comunque un secondo posto più che meritato ed il Premio Miglior Cannoniere all’aquilotto Manolo Portanova.

ARRIVERÀ LA FINE, MA NON SARA’ LA FINE – Mancano ancora 4 partite. Inter, Hellas, Vicenza e Carpi per dire qualcosa di più in campionato: l’ottavo posto è a portata di mano, per poter chiudere l’anno a metà classifica e pensare al prossimo con più tranquillità. Piangere sul latte versato, nelle mille occasioni, perse di partita in partita, non servirà a nessuno, soprattutto ai ragazzi. Molti sono convinti che dalle sconfitte, dalla fatica e dall’allenamento si diventa davvero consapevoli delle proprie capacità. L’ardore giovanile, l’amicizia e la gioia di rincorrere un pallone: i valori che si insegnano in casa Lazio sono quelli della vita, oltre che del calcio. Joop Lensen ha fatto comunque un ottimo lavoro, Santoni pure. E quando la passione muove le persone, non può essere un campionato bislacco o una finale persa a cambiare le cose.

 

Michela Santoboni

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