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Italia-Germania, Klose: “Passando domani, vinciamo il trofeo. Neuer più forte di Buffon”
NOTIZIE LAZIO – Il tedesco si racconta ai giornali tedeschi…
NOTIZIE LAZIO – Mancano poche ore per Italia-Germania. Uno dei simboli della Germania, Miroslav Klose, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di ‘Rp-online.de’, in cui racconta la sua esperienza con la nazionale tedesca ed esprime il suo pensiero sul match di domani sera.
Come vivi il tuo primo Europeo da tifoso?
“Ho seguito tutte le partite della Germania e dell’Italia”.
Come hai seguito le partite finora?
“Ho guardato tutti i match dalla televisione, non è poi così male. Sono euforico per domani sera”.
Non ti dispiace per niente non poter giocare una partita del genere domani sera?
“Per niente. Sono contentissimo di poterla seguire da spettatore, un po’ come ho fatto anche con la Bundesliga quando sono venuto a giocare in Italia. Ho avuto la fortuna di poterle giocare certe partite, ora le vivo da un’altra prospettiva”.
Non hai mai avuto nessun rimpianto per l’addio dopo il Mondiale 2014?
“No mai, se fosse stato così lo avrei ammesso. Quando prendo una decisione, sono convinto e consapevole della scelta che faccio. Anche perché da lì in poi seguo la Nazionale e non mi sembra che abbiano fatto male”.
Joachim Löw lo ha mai convinto a restare?
“No, siamo amici e ci sentiamo spesso. Ma non abbiamo mai affrontato l’argomento”.
Hai sentito lui o qualche giocatore durante l’Europeo?
“Sì ho sentito Löw e anche giocatori sia della Germania che dell’Italia”.
Qual è stata la tua impressione? Sono più agitati i giocatori della Germania o dell’Italia?
“Durante questa settimana non ho parlato con nessuno, ci siamo scambiati solo messaggi scritti. Sono tutti molto concentrati e c’è grande rispetto da entrambe le parti. Credo che il timore che la Germania può avere nei confronti dell’Italia si trasformi in una maggiore motivazione per i tedeschi. La nazionale azzurra ha grandi qualità”.
Anche Löw ha grandi motivazioni, soprattutto ricordando la pesante sconfitta nella semifinale degli Europei 2012. Tu che ricordo hai di quel giorno?
“Avevamo preparato la partita molto bene, ma se ti trovi ad avere due o tre giocatori non al massimo della forma poi diventa sempre più difficile farcela”.
Chi è la favorita domani sera?
“Non lo so, sono molto eccitato. A marzo ho seguito, con la mia famiglia, l’amichevole a Monaco di Baviera (Germania-Italia, 4-1 ndr). Devo dire che in quell’occasione ho visto una Germania in ottima forma, mentre l’Italia mi ha un po’ deluso. Ma finora, in questo Europeo, sono stato impressionato positivamente da entrambe le squadre”.
Chi vince questa sfida vince l’Europeo?
“Non c’è una squadra forte come l’Italia e la Germania. Se dovessimo battere gli azzurri, abbiamo davvero grandi possibilità di ottenere il titolo. Ma anche dopo si deve guardare di partita in partita. la Francia è una possibile semifinalista certamente non facile, anche se finora ha rivelato alcune debolezze in difesa”.
Meglio Neuer o Buffon?
“Gigi mi affascina. Potrebbe giocare ancora allungando ulteriormente la sua carriera. Ma non penso sia migliore di Manuel: lui ha tutto, è il migliore al mondo. Gigi è il numero due”.
Come hai trovato le prestazioni della squadra tedesca finora?
“E’ un po’ come tutti i tornei in cui ho giocato anche io. Nella fase a gironi a volte ha fatto bene, altre non molto. Ma ora la squadra è soddisfatta e ha trovato la quadratura del cerchio”.
Ha convinto soprattutto in difesa. Pensi sia dovuto ai singoli o al collettivo?
“E’ sempre merito della squadra. La difesa è alta, se i difensori rischiano qualcosa o perdono palla, poi dipende dai centrocampisti. Ho riconosciuto dei movimenti familiari, che avevamo già provato quando ero anch’io in nazionale, ma ho visto anche cose nuove”.
Hai un consiglio per i tuoi colleghi, specialmente per Mario Gomez? Che misure prendere per arginare la difesa italiana?
“Penso sia necessario fare movimento: restare in area di rigore è rischioso, perché gli italiani sono molto forti nell’uno contro uno. E occhio alle trattenute dei difensori italiani…”
Chi ti ha convinto e chi ti ha deluso?
“Non mi ha deluso nessuno, mi ha convinto generalmente la prestazione della squadra. Ma spero che si sblocchino Mesut Ozil e Thomas Muller. Non hanno giocato male, ma non hanno avuto molta fortuna”.
E che ne pensi della crescita di giovani come Joshua Kimmich o Julian Draxler?
“Hanno lasciato il segno. Julian l’ho sperimentato nei Mondiali del 2014. E’ un giocatore molto buono e da allora ha fatto molto bene anche in Champions. Kimmich ha imparato in soli diciotto mesi, collocandosi in diverse posizioni, il che è affascinante”.
Consideri positivo l’aumento delle squadre partecipanti?
“Assolutamente sì. Mi hanno entusiasmato outsider come Galles e Islanda: hanno dimostrato fino a che punto può arrivare una squadra con la propria forza di volontà”.
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