La Lazio ritrova i suoi tifosi: la Curva si sposta a Verona

LAZIONEWS.EU – Uniti e compatti, senza nessuna barriera. L’uno accanto all’altro, come fratelli. Divisi dal dna ma uniti dalla fede, quella biancoceleste. La Lazio al Bentegodi ha ritrovato i suoi tifosi. Colorati, vogliosi e con tanta rabbia in corpo. “Bisogna vincere! Oh forza Lazio alè, oh forza Lazio alè”, è il coro più gettonato durante il riscaldamento. “Vola un’aquila nel cielo, più in alto sempre volerà”, è quello che viene cantato al termine della partita, a dimostrazione di quanto l’amore per la propria squadra del cuore vada oltre il risultato.

INVASIONE– Il popolo della capitale si riversa in massa nella città di Romeo e Giulietta. Treni, macchine e pullman, i laziali raggiungono il Veneto con ogni mezzo a disposizione. Era tanta la voglia di Lazio, troppa quella di tornare a tifare il proprio simbolo. Passeggiando per le vie del centro, questa mattina, si vedevano maglie con l’aquila sul petto spuntare qua e la. Tra un panino e un selfie c’è anche ovviamente spazio per un commento sulla partita. “Oggi sarà decisivo Keita“, aveva preannunciato il piccolo tifoso Giulio appena arrivati in stazione. In parte ci ha azzeccato. ”Sono contento che sia stato reinserito in squadra – azzarda invece Francesco – oggi comunque vinciamo”. Alla fine è arrivato un pareggio: un punto che, come sottolineato da De Vrij, può essere un punto di partenza per il futuro.

QUESTIONE OLIMPICO – Se in trasferta il tifoso laziale ha ritrovato il proprio habitat, all’Olimpico la soluzione è ben diversa. Ci sono ancora troppi problemi da risolvere: barriere, impronte digitali e parcheggi, oltre che la solita contestazione nei confronti della dirigenza. La Curva però ha dichiarato di essere pronta a tornare in prima fila, per spingere di nuovo i ragazzi di Inzaghi fino alla vittoria. Sabato contro il Pescara (ore 18.00) vedremo se Biglia e compagni potranno contare sul dodicesimo uomo in campo.

RC