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Lazio-Pescara, alle radici dell’odio: a Roma c’è massima allerta, arrivano i ‘Rangers’
NUMERI E CURIOSITA’ – Una faida che non si è mai più chiusa tra le due tifoserie, aperta nel 1977…
NUMERI E CURIOSITA’ – Lazio-Pescara non è mai stata e non sarà mai solo una partita di calcio. “E’ un odio che parte da lontano”, raccontano ancora oggi i tifosi pescaresi. Il motivo, dovuto a fatti risalenti a 35 anni fa, non riguarda le origini che legano gli abruzzesi alla Roma, ma a qualcosa per cui la guerra fra le due parti dura tutt’oggi: lo scorso anno, si è verificato l’ennesimo scontro, addirittura in una trasferta degli Under 15, proprio in casa dei delfini.
ERA LA NOTTE DI HALLOWEEN- E’ una vecchia storia, che nasce in un’uggiosa giornata di fine ottobre di 35 anni fa. Era la vigilia di Halloween. Stagione 1977-1978, si gioca la prima sfida tra Lazio e Pescara in Serie A: i tifosi abruzzesi, ingannati, sbagliano Curva finendo in quella occupata dai tifosi della Lazio. Gli ospiti vengono spogliati di sciarpe, bandiere, striscioni e tamburi. A fine partita, scoppiano dei gravi incidenti: i biancocelesti vinceranno la partita per 2-1, ma quella data verrà ricordata principalmente per aver segnato l’inizio di una faida che non si chiuderà mai più.
I MANICHINI IMPICCATI – Al ritorno, lo scenario di guerriglia urbana si sposta in quel di Pescara. All’arrivo, i tifosi biancocelesti si trovano davanti ad uno spettacolo raccapricciante: il corso della città pieno di manichini vestiti con la maglia della Lazio che pendevano come tanti impiccati dai fili della luce. Uno spettacolo agghiacciante, che, quel 28 settembre del 1986 sarà solo l’inizio di una giornata da dimenticare: quel ripescaggio in Serie B della Lazio e il provvisorio ritorno del Pescara in Serie C1 alimentava l’odio. Posti di blocco, la zona dello stadio così tanto militarizzata da sembrare un campo di battaglia. Da un momento all’altro succede il finimondo: due tifosi della Lazio vengono aggrediti da decine di tifosi del Pescara, facendo scattare il raid dei poliziotti per portarli in salvo. Spuntano anche dei coltelli, ma per fortuna il bilancio parlerà soltanto di qualche ferito.
ARRIVANO I ‘RANGERS’ – Come nelle cinque partite disputate contro i biancocelesti, fino a quella del 2013, i “Rangers” del Pescara inciteranno i loro beniamini a dare tutto contro l’odiata Lazio. Certe volte, per certe partite, non è dal campo che arrivano i fatti memorabili, ma dagli spalti. A volte servono solo a riempire gli annali, a volte alimentano solo un inutile rancore. L’apice, la scorsa stagione, tra i Giovanissimi. L’augurio è che sia una partita di calcio, e davvero, assolutamente nulla di più.
Michela Santoboni
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