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Caprari vs Keita, l’Olimpico riaccoglie i ‘figli’ di Roma
FACCIA A FACCIA – Due giovani talenti pronti a darsi battaglia all’Olimpico…
FACCIA A FACCIA – Dai Campioni d’Italia alla neo-promossa. La Lazio affronta all’Olimpico il Pescara: etrambe a 4 punti, ma con i biancocelesti che scendono in campo per tornare a vincere. La squadra di Inzaghi avrà l’occasione di tornare in scia al gruppo delle prime, e potrebbe approfittare dei big match Inter-Juventus e Fiorentina-Roma. I Delfini cercano la prima vittoria sul campo: Massimo Oddo, ex biancoceleste, punterà su Gianluca Caprari, cresciuto nel vivaio giallorosso. Inzaghi torna a dare fiducia ed a mettere in campo Keita, che invece nella Primavera della Lazio ha iniziato il suo percorso.
CON MANCINI IL ‘PRIMO’ GOL – Dall’Oratorio Del Borgo Don Bosco all’Atletico 2000. Gianluca cresce nella Roma, è un raccattapalle quando i giallorossi, il 26 gennaio 2008, vinsero col Palermo per 1-0 con gol di Amantino Mancini. L’aneddoto è dei più curiosi: fu lui il ragazzo che sistemò il pallone sotto la bandierina del calcio d’angolo velocemente; la Roma trovò così il gol a sorpresa. Il 12 giugno 2011, battendo in finale il Varese, vince il Campionato Primavera 2010-2011. Il 21 giugno 2013 la Roma riscatta la metà del cartellino di proprietà del Pescara. Seconda punta in appoggio al centravanti di ruolo, Caprari è una pedina fondamentale nello scacchiere del Pescara targato Oddo: attaccante rapido, Gianluca sa mandare in tilt le difese avversarie. Il suo punto di forza è la tecnica, che gli permette di eludere gli avversari e cercare la giocata vincente.
PER UNO ‘SCHERZO’ DEL DESTINO – Chi inizia dall’Oratorio e chi…nel Barcellona. Nel 2010 la svolta della vita: il ragazzo, che partecipava insieme ai blaugrana a un torneo calcistico giovanile in Qatar, viene punito dal club per aver fatto uno scherzo, mettendo del ghiaccio nel letto del suo giovane compagno di squadra. Trasferimento obbligatorio ed immediato al Cornellá come punizione: in quella stagione metterà a segno ben 47 gol. Al rientro dal prestito il secco no al Barcellona. Il resto è storia ben nota: nell’estate del 2011 firma per la Lazio che paga al club catalano una cifra vicino ai 300.000 euro. In occasione della Wojtyła Cup, mette a segno 6 gol in 4 partite. Keita ha poi trascorso la stagione 2012-2013 giocando per la Primavera della Lazio. Con Vladimir Petković si siede in panchina nelle partite nella seconda parte della stagione. Il 9 giugno 2013, con la Primavera, gioca e vince la finale “Scudetto”. E poi la prima squadra, come croce e delizia degli allenatori che si sono alternati negli anni.
‘PER QUANTA STRADA ANCORA C’E’ DA FARE’… – Simone Inzaghi punta tutto su Keita. “Con lui potremo segnare tanti gol“, aveva spiegato Immobile. All’attaccante napoletano l’eco del capitano Biglia: “Abbiamo bisogno di lui”. Lo spagnolo è cambiato rispetto ad un anno fa: l’impegno profuso in allenamento è diverso rispetto agli anni passati, e per questo il tecnico biancoceleste ha deciso di premiarlo. Caprari è una stella in ascesa degli abruzzesi: Oddo lo schiera ancora una volta titolare, regalandogli la meritata possibilità di mettersi in vista nella sua città, sul campo di quand’era ragazzino. Concretezza, spirito di sacrificio e giocate fantasiose: questo è ciò che i due giovani possono offrire ai compagni e a se stessi. I tifosi della Nord, intanto, aspettano di ritrovare il migliore Keita. El Nino maravilla, tra un’imitazione, uno scherzo e una prodezza, aspetta il suo finale con i fiocchi. “Per quanta strada ancora c’è da fare…amerai il finale”.
Michela S.
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