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Liverani: “Inzaghi con la difesa a 3? Non l’avrei mai detto”
NOTIZIE LAZIO – L’ex centrocampista si sofferma anche sui problemi del calcio giovanile…
NOTIZIE LAZIO – “Io sono per i calciatori forti, a prescindere che siano italiani o stranieri”. Esordisce così Fabio Liverani ai microfoni di Radio Incontro Olympia. L’ex centrocampista della Lazio si sofferma inizialmente sui problemi del calcio giovanile: “La problematica principale è lo straniero scarso, non lo straniero in generale. Qui tocchiamo poi altri settori. Secondo me sta tutto nella volontà. Se tu vai in Francia non ci sono dieci tedeschi, fanno semplicemente una scelta diversa. Tutto dipende da chi sceglie, il mercato può essere anche aperto. Il Sassuolo è una realtà su questo sentiero“.
In Italia pochi portieri italiani:
“Gli va data la possibilità di sbagliare. Da Donnarumma a Guerrieri, da Perin a Sirigu. Da noi però non è così. Dobbiamo sempre trovare il capro espiatorio e, al 90%, questo risulta essere il giovane“.
La Lazio di oggi:
“Beh, c’è come esempio uno come Immobile che ha frequentato società importanti e sicuramente deve ripartire. Oggi la Lazio si assesta nella zona di Europa League. Sono tempi diversi. È una struttura valida destabilizzata dalle situazioni Sampaoli o Bielsa anche a livello economico. L’arrivo di Peruzzi denota una voglia di provare a ripartire e trovare una strada di grande appartenenza. Vediamo il percorso”.
Udinese-Lazio:
“Troveremo una squadra arrabbiata e sarà una partita tosta. Le qualità per far bene ci sono e sono molto curioso di vederla”.
Inzaghi come Reja:
“Non ho avuto il piacere di lavorare con Edy. Simone lo conosco da giocatore, abbiamo fatto il corso insieme. Con la difesa a 3 non l’avrei mai visto, questo si. Sarà l’esperienza. Ci sono poi normali difficoltà relative a cambiamenti e infortuni. Partita delicata anche per Inzaghi perché tornare a Roma con la sosta e la sconfitta non sarebbe cosa buona”.
Sulle accuse di Bisevac:
“Non voglio pensare sia arrivato senza conoscerlo. Oggi esiste WyScout. Se a me propongono Tizio, io mi chiudo in casa a guardare 10 partite in tutte le situazioni e poi, se m’interessava, mandavo una persona di fiducia sul campo”.
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