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Parolo: “Vi spiego perché ho rinnovato. Non sarò mai Biglia? Si, ma sono Parolo”

CONFERENZA STAMPA – Dalla Nazionale al rinnovo: le parole del centrocampista…

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CONFERENZA STAMPA LAZIO – E’ il giorno della consueta conferenza stampa settimanale. Alle 14 ‘ Marco Parolo, fresco di contratto, a  presentarsi a Formello per parlare della sfida contro il Torino e per raccontare le sue impressioni sulla sua scelta di rimanere a Roma e sui compagni.

Il rinnovo significa che chiuderai la carriera a Roma?

“Non lo so se questa firma significhi che chiuderò qua, non so ancora quando smetterò di giocare e finché potrò correre lo farò volentieri. Sono contento di quello che è stato fatto, abbiamo trovato subito l’accordo, ringrazio società e presidente. In questi anni grazie a loro sono arrivato all’Europeo, e a vivere belle esperienze. Ormai sono un giocatore maturo e spero di aiutare la società a raggiugnere traguardi importanti”.

Sul match contro il Torino

“Sì, penso sia il momento della verità. La partita più importante che andiamo ad affrontare in questo momento. Tappa fondamentale perché dimostrerà il nostro valore. Importante è andare a Torino per fare la prestazione, non abbiamo ancora raggiunto il 100% del nostro potenziale. Anche domenica abbiamo sempre cercato la via del gol attraverso il gioco. Se fosse entrata dieci minuti prima probabilmente la avremmo anche ribaltata. Sono contento perché all’interno della rosa c’è grande disponibilità da parte di tutti i ragazzi”.

Come vice-Biglia?

“Ruolo nuovo, lo faccio volentieri. Non sarò mai Biglia, perderò qualcosa rispetto a Lucas ma magari guadagnerò in altro. Ma  non vedo l’ora che torni Lucas perché è un valore aggiunto”.

Eri affaticato per gli impegni con la Nazionale?

“Abbiamo sofferto i primi 10 minuti ma abbiamo sbagliato qualcosa. Dovevamo essere bravi a girare il gioco e trovare spazi tra le linee. Sono contento della prestazione, sicuramente nel secondo tempo ero un po’ più stanco ma sono anche quello che ha corso di più. Forse sarà stato un momento così… Questo mi dà fiducia per continuare a giocare in questo modo”.

Dal Cesena al Parma e poi alla Lazio…

“Sono contento di averla ottenuta. Tutte le volte che ho trovato una sfida ho cercato di mettermi in gioco per superarla e ci sono riuscito e questo vuol dire avere tanta voglia di dimostrare. Quando vengo al campo mi sento il più giovane dentro. Alcune volte vorrei fare come i giovani entrare in campo e tirare ma devo fare un po’ di stretching perché sennò rischio di stirarmi”.

Come sta Biglia?

“Lucas non vorrebbe saltare nemmeno un minuto di allenamento, e vuole tornare prima possibile, spetterà a lui e ai medici scegliere il momento migliore per evitare ricadute”.

Su Inzaghi

“Inzaghi è stata una sorpresa per me, sta facendo molto bene.Una persona vera, che si fa capire, ti dice quello che sente. Non c’è falsità nelle sue parole, se abbiamo chiuso la partita al 96 è perché ci sta trasmettendo questa voglia di crederci. Abbiamo tre  partite importanti che ci diranno tanto sul futuro. Dobbiamo essere bravi ad analizzare le prestazioni che facciamo e capire se stiamo andando nella direzione giusta”.

Che partita ti aspetti?

“Partita molto difficile, squadra aggressiva che attaccherà dal primo minuto. Dobbiamo essere bravi a ribattere subito, essere  vivi. Solo così possiamo uscire indenni, è una gran prova di maturità. Sono curioso anche io di vedere come risponde questa Lazio”.

Come vedi il gruppo?

“Vedo che c’è tutta gente che ha valori importanti, gente che si vuole affermare. Sono tutti fattori diversi che fanno sì che questa squadra possa crescere. Io spero si possa iniziare un ciclo, troppi alti e bassi negli ultimi anni nel mondo Lazio. Ho capito cosa serve per far bene e cosa non serve per far male come l’anno scorso. Dobbiamo essere consapevoli degli errori fatti per evitarli e costruire un ciclo”.

Ancora non hai segnato…

“Qualche occasione me la sono mangiata, un paio di gol avrei potuto farli quindi vuol dire che in area ci arrivo. Se gioco da mezz’ala a volte ci sono di più e a volte fai movimenti che liberano i giocatori al tiro, come Keita contro il Pescara. Bisogna aiutare la squadra. A volte anche per caratteristiche dei giocatori può essere che debba sacrificarsi di più, ma sono ancora convinto di fare 5-6 gol”.

Cosa consigli agli altri giocatori che devono rinnovare?

“Dare il massimo, parlare chiaro e aspettare le risposte della società. Ognuno è artefice del proprio destino e avrà piani e progetti futuri per se stessi. Io penso che qua si sta bene, e spero di rivedere 50mila persone come a Lazio-Empoli sia qualcosa di indescrivibile, ho ancora il video nel cellulare e mi fa venire la pelle d’oca. Solo i risultati possono aiutare a convincere gli altri a far parte di questo progetto”.

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