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Wandy, il parrucchiere della Lazio: “Vi racconto l’amicizia con Keita”

NOTIZIE LAZIO – Il capoverdiano è amico di tanti giocatori…

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NOTIZIE LAZIO – Questa è la storia di Wandy, il parrucchiere dei giocatori della Lazio. Tutto era cominciato, come riporta Gianlucadimarzio.com da Cavanda, per poi arrivare a Keita: “È un ragazzo sincero, umile e alla mano. Siamo molto amici, ci sentiamo spesso, ricordo ancora il suo primo taglio: Keita arrivò dal nulla, alle spalle. Sai com’è, in sala non vedi chi c’è. Comunque lui sbucò all’improvviso, cercava un ragazzo con scritto Made in Capo Verde sul braccio, ero io. Appena mi vide mi girò il braccio per vedere il tatuaggio, io reagii male perché non lo riconobbi, Ma poi l’ho visto ed ho capito, è nato tutto così”.

Keita è un ragazzo semplice: “Canta e balla. Ascolta Drake e altri cantanti simili, è simile a Pogba. Se non fosse per la macchina non diresti che hai di fronte un calciatore“.

La vita privata: “A Roma si trova bene, gli piace molto. Come l’Italia del resto. Suo fratello più piccolo (Ibou Balde ndr) gioca alla Sampdoria, l’altro vive con lui. Ho conosciuto anche la madre. E’ contento, sereno. Poi è serio, prima di una partita non esce mai. Se gli chiedo di venire in discoteca e il giorno dopo ha gli allenamenti, lui non viene. E’ un tipo preciso, contrariamente a ciò che si dice. Anzi, se andasse via mi dispiacerebbe”.

Quelle freccine di Cavanda: “Il primo è stato lui, gli sistemavo le treccine. Poi mi ha presentato Keita, il quale mi ha fatto conoscere Morrison, infine Milinkovic-Savic, Braafheid e Kishna“.

Su Morrison: “È un personaggio. Un bravo ragazzo, ha un talento assoluto, ma nonostante abiti in Italia da 2 anni parla ancora in inglese. Avrei tanti aneddoti, ma preferisco tenerli per me. Niente di grave, anzi. Ti posso dire che è fissato con la playstation. Una volta mi scrisse se potevo andare da lui, gli risposi “va bene, a che ora?”. E non si fece più sentire. È fatto così”. P

Kishna e Milinkovic: “L’olandese pensa molto alla famiglia, molto timido. Ultimamente è diventato anche papà. Persona semplice, alla mano. Così come Milinkovic, tratta tutti allo stesso modo, con rispetto. E’ molto generoso, spontaneo, sincero. Come Braafheid, un tipo tranquillo”.

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