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Protti: “Mi piace tantissimo Immobile, il derby da emozioni incredibili”
NOTIZIE LAZIO – L’ex biancoceleste scommette sulla Lazio…
Igor Protti siglò un indimenticabile gol in un derby che ancora oggi lo fa ricordare da tutti i tifosi biancocelesti. In vista della stracittadina di domenica ha rilasciato alcune dichiarazioni a Elleradio: “Mi piace tantissimo Ciro Immobile, come calciatore ma anche come ragazzo, per il suo comportamento ed i suoi modi di fare molto semplici. Non si è montato la testa ed è riuscito benissimo a reggere le pressioni che ci sono a Roma. Sta dimostrando di possedere una grande personalità, si tratta di un acquisto particolarmente azzeccato anche per come si sta integrando con i compagni di squadra, in particolare con gli esterni d’attacco. I gol con la Lazio e la Nazionale dimostrano la qualità assoluta del giocatore, ma d’altronde Immobile aveva già vinto la classifica dei cannonieri col Torino”.
Continua: “La Lazio può far male alla Roma con la velocità e rapidi capovolgimenti di fronti. I biancocelesti hanno iniziato più a fari spenti la stagione rispetto ai giallorossi, ora però c’è un solo punto di distanza tra le due squadre e la Lazio dovrà confermare il valore fatto vedere in questa prima parte della stagione, in quella che è sempre la partita dell’anno. Inzaghi? Una società che ha un allenatore in Primavera da qualche anno e decide di affidargli le chiavi della prima squadra, non compie un salto nel buio o un azzardo. Conoscendo bene il tecnico, avendolo avuto all’interno del club, sa bene a quale profilo si sta affidando. La sua grande intesa con i giovani ed il fatto di essere entrato in empatia con questi ragazzi è stato per il momento decisivo. Alla Lazio lottano tutti per la stessa idea e gli effetti si vedono sul campo. In questo i meriti di Inzaghi sono davvero grandi”.
Gli undici anti Roma: “Parto dal presupposto che Inzaghi finora ha saputo scegliere molto bene ed ha la possibilità di avere sott’occhio tutti i giocatori e di fare le scelte migliori. Da un punto di vista esterno forse non azzarderei de Vrij titolare dopo un periodo di inattività abbastanza lungo, ma punterei su giocatori rodati nelle ultime partite, visto che il derby è una partita sempre molto dispendiosa anche dal punto di vista atletico. La Lazio in mezzo al campo è una squadra fortissima, può contare su giocatori che vantano una qualità tecnica straordinaria, ma anche caratteristiche diverse che ben si integrano tra loro. È un centrocampo sicuramente importante, concordo che se la possa giocare contro qualsiasi avversario”.
Un ricordo dei suoi derby: “È impossibile riuscire a spiegare tutte le emozioni che si provano. Auguro a tutti di provare quello che ho sentito io dopo quel gol che ci ha consentito di pareggiare una partita che sembrava ormai persa. Il derby va preparato isolandosi un po’ da tutto quello che accade intorno, perché il peso della responsabilità si fa sentire. All’epoca venivamo allenati da un grande uomo come Dino Zoff. Iniziai la partita in panchina dopo aver segnato tre gol la domenica precedente alla Reggiana, non fui felicissimo, ma entrai nel quarto d’ora finale e mi tolsi la più bella soddisfazione della mia avventura a Roma. Ricordo l’abbraccio di Cragnotti a fine partita sotto la doccia, come se fossimo per strada, lui in giacca e cravatta preoccupato solo di ringraziarmi per il gol”.
Sui giovani biancocelesti: “Dal punto di vista qualitativo ragazzi come Cataldi, Lombardi e Murgia hanno tutto per intraprendere una carriera luminosa. Ricordo che quando ero alla Lazio c’era un ragazzo come Nesta che a 20 anni per maturità ne dimostrava già 35. Avere questo tipo di saggezza ed equilibrio in gioventù è il segreto per vivere una carriera ai massimi livelli”.
Infine, sugli obiettivi dei biancocelesti: “La Lazio può continuare a fare molto bene fino a quando riuscirà a mantenere la giusta serenità e anche la giusta spensieratezza. La Lazio ha tanti giocatori giovani e deve mantenere equilibrio, anche se solo puntando sempre al massimo si possono ottenere obiettivi di qualità, senza porsi limiti”.
D.S.
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