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Primavera. Bonatti: “Serve umiltà nel calcio. Contro l’Hellas sarà tosta”

PRIMAVERA LAZIO – Il tecnico della Primavera biancocelesti interviene…

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PRIMAVERA LAZIO – Una sconfitta amara. Dopo il k.o di domenica in casa del Latina, Bonatti, il tecnico della Primavera biancoceleste, interviene sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3:

Domenica avete perso sia voi che la squadra di Inzaghi…

“Le partite vanno contestualizzate. Sia la nostra che quella della prima squadra arrivano dopo una serie di risultati positivi. L’importante è capire gli errori. Noi abbiamo capito che se manca l’umiltà e la voglia di sacrificarsi, non si raggiungono gli obiettivi. Ci vuole attenzione e capacità di soffrire per ottenere dei risultati”.

Domenica sono mancati Rossi, Dovidio e Folorunsho…

“Ritenevo fosse possibile giocare senza.Questa è la categoria delle opportunità. Tra un ragazzo, stanco fisicamente o mentalmente, e un giocatore che si allena bene, integrato nel gruppo, consapevole di ciò che chiedo e più motivato preferisco quest’ultimo. Ho scelto di far giocare sette ragazzi del ‘99 contro una squadra esperta come il Latina. Abbiamo giocato per 60 minuti un buon calcio senza rischiare niente. Ci portiamo via l’amarezza per come abbiamo subito i gol, è quasi inaccettabile. Dobbiamo essere consapevoli di star crescendo e allo stesso tempo non dobbiamo mantenere umiltà.

Cercate sempre di giocare la palla…

Io voglio sempre giocarla, perchè vuol dire che sei in controllo. Ma solo quando puoi, perchè rischi di perdere attenzione in altri frangenti del gioco. Io insegno a stare in campo, controllando la palla, che è una e se ce l’abbiamo noi non la hanno loro. Ma se siamo pressati ci vuole umiltà per calciarla fuori”.

Sabato c’è il Verona:

“Come sempre i numeri non mentono mai. Il Verona è reduce da 8 vittorie e due pareggi e sta facendo bene, sono un buon collettivo con tante individualità. Hanno anche giocatore in nazionale. Sarà una partita molto agonistica, noi dovremmo cercare di limitare le loro caratteristiche e sfruttare le nostre”.

Come si approccia con un giocatore che commette un grave errore?

“Dipende. Tutti comunque sbagliano, l’errore è concesso. La cosa importante è il superamento di quest’ultimo nell’arco della settimana successiva. Starà a me vedere come affronteranno gli allenamenti e prenderò le mie decisioni secondo meritocrazia e con la mia solita coerenza. A Cesena Ceka ha commesso un errore e la squadra è andata sotto, ma non era successo nulla e siamo andati avanti. Ci deve essere un livello di autostima affinchè si provi, anche dopo l’errore, sempre la giocata se funzionale alla squadra. Infatti, una settimana dopo il calciatore ha reagito ed è stato uno dei migliori contro la Fiorentina”.

É soddisfatto dalla prestazione di Al-Hassan?

“Da solo, soltanto Messi riesce a fare qualcosa. Lui deve saper giocare sia come riferimento e sia come attaccante che punta gli spazi. Sta lavorando e facendo tanti progressi, ma non deve accontentarsi perchè ha un potenziale enorme”.

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