Sfida sudamericana. Muriel vs F.Anderson: talento, aspettative e pressioni

FACCIA A FACCIA  –  Fantasia, talento e rapidità. Di pensiero e di gambe. Estro da vendere, caratteri fragili e difficili. Il dna sudamericano non sbaglia mai. Quella comune linea d’origine, che va dalla Colombia al Brasile, unisce e diversifica Muriel e Felipe Anderson. Due geni simili ma non uguali. Un attaccante tornato decisivo con Giampaolo ed un esterno che con Inzaghi ha imparato il valore del sacrificio. Sampdoria e Lazio, nel posticipo di sabato sera, si affideranno a loro.

RESPONSABILITÀ  – Tante aspettative. Muriel e Felipe Anderson non sono due giocatori come tutti. Sono gli uomini copertina delle rispettive squadre. Ogni volta che toccano palla, i tifosi si alzano ed i compagni sperano. Sanno che possono inventare qualcosa, che riescono con le loro giocate a decidere le partite. Dribbling ubriacanti, finte da far girare la teste. Molte volte ci riescono, altre no. Esaltano e deludono. Convivono con critiche ed elogi. Hanno tanta pressione sulle spalle. Troppa? Un carico di responsabilità eccessivo, che rischia di schiacciarli, ma questo è il calcio. Questo è il destino dei fuoriclasse.

ALTALENA – Continuità. La parola chiave di entrambi, a sembrano voler scappare. È il loro difetto maggiore, ciò che tutti gli rimproverano. Il colombiano, prima all’Udinese ed ora alla Sampdoria, ha alternato momenti di grande calcio a periodi tristi, in cui vedeva più l’infermeria che il campo. Il brasiliano, invece, è da tre anni il punto interrogativo più grande dei tifosi laziali. Nessuno mette in dubbio le sue qualità. È forte, è al di sopra della media. Assist, gol e giocate da favola si alternano a slalom inconcludenti, a tiri strozzati a lato. In questa stagione sono partiti bene. Sanno di non poter sbagliare. Otto gol e cinque assist per il doriano. Due reti e sei passaggi decisivi per i laziale, che ha sempre ribadito di essere tornato al meglio: “Questa sarà la mia stagione, farò la differenza“. Dati e parole. Frasi e statistiche che si rivelano importanti, ma mai quanto una palla calciata dritta in porta.

SIRENE – Incognita futuro. Il mercato chiama, Ferrero e Lotito rispondono. Dalla Spagna all’Inghilterra, in tanti hanno messo gli occhi su questi due giocatori. Muriel, con una clausola da 28 milioni di euro, interessa molto al Valencia e al Chelsea. Felipe Anderson, invece, due estati fa era vicino al Manchester United, che era arrivato ad offrire circa 60 milioni di euro per farlo trasferire all’Old Trafford. La Lazio non ha ceduto, ma in futuro difficilmente riuscirà a resistere ad altre offerte simili. È in scadenza nel 2018 e piace a tanti club, l’ultimo di cui si regista l’interesse è il Valencia di Prandelli. Il tecnico che lo avrebbe potuto allenare a Formello. Tutto torna.