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Condannato BRENO, addio sogno LAZIO
RASSEGNA STAMPA(E. PIERGIANNI) Tre anni e nove mesi di reclusione per l’ex difensore Bayern già trasferito in carcere…
RASSEGNA STAMPA(E.Piergianni). Il ventiduenne ex difensore del Bayern è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di reclusione per incendio doloso aggravato. La sentenza è stata emessa ieri dalla XII sezione penale del tribunale di Monaco di Baviera con due udienze di anticipo sulla data prevista del 17 luglio. Il presidente Rosi Datzmann ha spiegato che la corte, dopo sette udienze, si è convinta della colpevolezza di Breno Borges. Dopo il verdetto, Breno è stato portato in carcere. Tra due anni e mezzo potrà scontare in patria il resto della pena. E’ stato un processo indiziario deciso sostanzialmente dai periti del tribunale. Breno ha sempre sostenuto di essere stato sotto l’effetto di alcool e tranquillanti nella notte dell’incendio (19 settembre 2011) e di non ricordare l’accaduto. Ma il suo vuoto di memoria non lo ha salvato. Prima della sentenza Breno, molto emozionato, ha chiesto perdono a tutti : «Sono un credente e ringrazio Dio che quella notte ha protetto i miei famigliari» . Ma le sue parole non hanno commosso la corte che è stata irremovibile e ha fatto propria la perizia che ha negato «la sussistenza di una rilevante limitazione della capacità di controllo (di Breno ndr) , nonostante l’eccesso di alcol (1,74 per mille di tasso etilico) e pasticche» .
IL CASO BECKER . Il pubblico ministero Nikolaus Lantz aveva chiesto 5 anni e 6 mesi di carcere. Il difensore Werner Leitner si è battuto per l’assoluzione ( «permangono forti dubbi sulle cause delle fiamme» ) e, in via subordinata, per una condanna non superiore ai due anni, per beneficiare della condizionale. La corte non ha usato clemenza. «Breno ha commesso una colpa grave e non è un delinquente normale – ha detto la presidente Datzmann – in Brasile possiede una casa e altri beni, ha una famiglia, ma deve essere trattato come un delinquente comune» .
[……]Però c’è una stonatura. Il tribunale monacense che ha stroncato la vita sportiva del brasiliano è lo stesso che dieci anni fa salvò il tedesco Boris Becker dal carcere infliggendo al tre volte vincitore di Wimbledon, processato per un grave reato di evasione fiscale, una condanna a “soli” due anni con la condizionale, più un’ammenda di mezzo milione. LE ATTENUANTI –
La corte è stata meno arcigna del pubblico ministero perché ha riconosciuto due attenuanti. Primo: la pesante depressione del giocatore in crisi per i gravi problemi al ginocchio che lo avevano emarginato nel Bayern. Secondo: la sua intenzione di limitare i danni rivolgendosi ai vicini per chiamare i pompieri. Il rogo della sua abitazione ( «una palla di fuoco» secondo testimoni oculari) avrebbe potuto estendersi ad altre case con conseguenza disastrose nel più elegante quartiere (Grunewald) del capoluogo bavarese.
BAYERN SOLIDALE .Sebbene il vincolo col giocatore sia definitivamente concluso da domenica scorsa, alla scadenza del contratto quadriennale, il Bayern ha annunciato un serio impegno di solidarietà con Breno. Un comunicato afferma che «il club ha preso atto con rincrescimento della sentenza ed esprime la speranza che Breno possa proseguire la sua carriera di giocatore e quindi la vita con la sua famiglia» . La moglie Renata, il figlioletto Pedro e i due bambini avuti dalla donna in una precedente relazione abitano provvisoriamente nella casa dell’ex genoano Rafinha. Il Bayern ha aiutato Breno a pagare la cauzione per restare libero fino alla conclusione del processo.
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