Zauri: “Non vado fiero di quel tocco di mano. La Lazio mi ha impressionato”

NOTIZIE LAZIO – Il match contro la Fiorentina è alle porte. Alla memoria dei tifosi non sfugge un ricordo: la mano di Zauri che li condanna al fondo della classifica. L’episodio risale alla 37^ giornata del campionato 2004/2005, con le due compagini  in piena lotta salvezza e il risutato bloccato sull’1-1. Alla Lazio sarebbe bastato un pareggio per essere ufficialmente salva dallo spettro retrocessione, mentre i viola necessitavano della vittoria e combattevano per ottenerla. Luciano Zauri infranse, però, le speranze dei gigliati deviando con la mano un tiro di Jorgensen che sarebbe, sicuramento, finito in rete. Tra le polemiche, finì quella partita che condannò la Fiorentina a doversi giocare la permanenza in Serie A col Brescia, sette giorni dopo. L’ex giocatore ricorda con dispiacere quell’episodio a Viola Week: “A Roma ho passato gran parte della mia carriera, ma Firenze mi è rimasta nel cuore e quell’anno sono stato benissimo. Non vado fiero di quell’episodio, ma non si può cancellare. Chi ha giocato a calcio sa che in quei momenti non hai tempo e la lucidità di ragionare, ma è stato un peso per me. Mai ho tifato Fiorentina come contro il Brescia, neanche quando ci giocavo forse. Mi sono già scusato in passato, ma ogni volta che posso lo faccio volentieri. La gara di domani? Non mi aspetto goleade, sarà decisa da un episodio. La Lazio mi ha impressionato ma anche la Fiorentina secondo me ha raccolto meno di quello che ha seminato. La Fiorentina ha una propria identità. I giocatori non giocano in base a schemi predefiniti ma su un’idea e una filosofia di gioco precisa. Una squadra e un allenatore che vanno verso il futuro. Fossi Della Valle mi terrei stretto Sousa”.