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Diaconale: “Se la Roma fa lo stadio, lo faremo anche noi. Sky? Ci siamo lamentati”

DIACONALE TIFOSI LAZIO –

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DIACONALE TIFOSI LAZIO – Diaconale parla ai laziali. Il responsabile della comunicazione della Lazio è ospite negli studi di Radiosei – durante la trasmissione ‘La Voce della Nord’ – e espone gli obiettivi della società biancoceleste: dal recupero del rapporto con i tifosi, allo stadio di proprietà.

Dobbiamo ricucire il rapporto con i tifosi, è indispensabile. È finito il tempo delle fratture, certo il passato potrà incidere. Non si può rimuovere, anzi la consapevolezza del passato ci potrà permettere di fare un passo in avanti. Il rapporto tra tifoseria, squadra e società deve essere solido. C’è stata una guerra. Si pensava che disertando lo stadio si potesse cambiare la società. Quella guerra è persa. Ora dobbiamo ristabilire un rapporto corretto, dove ognuno fa la sua parte”.

La società non ha mai chiesto scusa di alcuni errori…

“Io quando sono entrato nella Lazio pensavo di aver a che fare con dei super uomini, senza tratti di umanità. Invece no, sono molto umani. Il presidente Lotito si è commosso per il terremoto su Uno Mattina e tutti noi ci siamo stupiti. Chi è che non sbaglia? Non siamo perfetti. Chi fa, fatalmente sbaglia. La società ha fatto degli errori, ma ha mantenuto una posizione ed è andata avanti con una linea che ha permesso alla Lazio di essere una delle poche società con il bilancio in ordine, senza alcuni problemi”.

I tifosi meritano rispetto. A livello di comunicazione si può fare di più? Bisognerebbe rilanciare l’immagine della Lazio su tutti i fronti e difendere i tifosi…

“Si deve fare. La comunicazione è un processo continuo, che va alimentato nel sostegno alla squadra e ai tifosi. Non si possono tradire i sentimenti e l’amore dei laziali. Noi ci stiamo muovendo. Sky di recente ha corretto una pubblicità, ma questo processo non può essere immediato”.

É cambiata la comunicazione della Lazio negli ultimi tempi?

“Qualche cosa sicuramente è cambiata. Abbiamo per esempio aumentato il numero dei rapporti con i giocatori, facendo due conferenze stampa a settimana. I giornalisti devono avere un flusso di notizie su cui lavorare”.

Sui parcheggi dell’Olimpico…

“L’esigenza della sicurezza non può essere allentata. Viviamo in una situazione in cui la sicurezza è diventato un fattore indispensabile. Per la società è un problema, con questi vincoli ne perde”.

Il derby di mercoledì…

Questa è una prova importante a livello di comportamento. Se dovessimo riuscire a vivere un derby di sera in modo normale e tranquillo, avremmo fatto un passo avanti”.

Le multe allo stadio?

“Gli striscioni senza offese non possono essere multati. Uno striscione per Gabriele Sandri, per esempio, deve entrare. Io porterò questa problematica all’interno della società”.

Perchè i giocatori non vanno sotto il settore ospiti, quando i laziali vanno in trasferta? Deve essere una cosa normale…

Comunicherò anche questa esigenza a chi ha il compito di autorizzare i giocatori. Loro sono disponibili e hanno voglia di instaurare un rapporto con i tifosi. Loro sono tutti bravi ragazzi. C’è ancora un pregiudizio verso i laziali. Il lavoro che noi dobbiamo fare è di cancellarli e io quando ringraziavo i tifosi che andavo in trasferta, lo facevo anche per il loro comportamento. La nostra Curva è capace ed educata, non come viene dipinta da molti organi di stampa”.

I negozi in centro o un centro per i turisti…

“Si ma tenete conto che un negozio in centro è un investimento importante. In prospettiva dobbiamo pensare a livello europeo. La Lazio in Cina è seguita, noi dovremo lavorare anche su quel mercato per portare il nostro brand dell’aquila”.

Secondo la legge non ci può essere un rapporto tra una tifoseria organizzata e una società…

“Io prima parlavo di un rapporto trasparente. Il rischio è che i rapporti possano essere confusi, oscuri e non definiti e quindi difficili da rispettare per entrambi le parti. I rapporti chiari sono sacrosanti”.

Gli obiettivi della squadra?

“Ora dobbiamo entrare in Europa, poi dobbiamo rimanerci”

Lo stadio? 

Mi auguro che la Roma possa fare lo stadio, così lo potrà fare anche la Lazio. Questi stadi devono essere accompagnati da una serie di strutture, ma non ci deve essere alcuna speculazione”.

Il ricordo di Lenzini…

“C’è stata una sollecitazione a intitolare una via a lui, il presidente del primo Scudetto biancoceleste. La Lazio è a favore di questa richiesta, è giusto omaggiare la storia”.

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