Primavera. Bonatti: “Vogliamo rimanere protagonisti. Il segreto? L’ambizione”

BONATTI PRIMAVERA INTERVISTA – Il pareggio contro il Vicenza ha obbligato le baby aquile a fermarsi a 9 vittorie consecutive in campionato e a non centrare la decima. Il tecnico della Primavera Andrea Bonatti ha commentato, ai microfoni di Lazio Style Radio, il match e la stagione fin qui vissuta dalla squadra.

Il rammarico maggiore è quello di non aver gestito al meglio una partita che sembrava vinta?

“C’è rammarico perchè abbiamo fatto la miglior prestazione dell’anno e non siamo riusciti a concretizzare le 6-7 occasioni nette e abbiamo preso due gol su palla inattiva, dopo che non prendevamo gol su palla inattiva da 16 partite. Siamo migliorati nettamente nell’espressione qualitativa del gioco”.

Che discorso ha fatto ai giocatori?

“Tutto ruota attorno a chi vogliamo diventare. Se vogliamo restare protagonisti fino alla fine non ci possiamo concedere nessun calo di concentrazione. Se invece ci accontentiamo, allora va bene così. Vedendo negli occhi dei miei ragazzi la rabbia per un’occasione persa, penso che siamo d’accordo con me nella volontà di rimanere protagonisti di questo campionato”. 

9 vittorie consecutive, 3 mesi di successi. Come avete costruito un’impresa del genere?

“Il segreto è l’ambizione. L’ambizione di migliorarsi per raggiungere livelli sempre superiori. A dispetto delle vittorie mi sarebbe piaciuto far un’ulteriore salto di qualità a livello di prestazioni. In questa direzione, Vicenza ha dato un’ulteriore conferma”.

Qual è la soddisfazione maggiore? 

“Sta nel fatto che chiunque gioca sa quello che deve fare e spesso, anche se vinciamo, nella partita successiva c’è qualche cambio.Tutti sanno che possono trovare spazio se danno il loro meglio. Io sono uno strumento per questi ragazzi e ho il dovere e piacere di insegnargli tutto quello che so”.

La classifica la sta guardando?

“La sto guardando ora. Mi mancano i 3 punti di Vicenza e questo mi da fastidio…”

Con 2 punti in più, avremmo avuto un piede nelle final eight…

“Ci teniamo questo +5 come segnale del nostro percorso di miglioramento rispetto al girone di andata”.

Che partita si aspetta contro il Cesena?

“Una partita molto difficile. Non capisco perchè il Cesena abbia così pochi punti. I due attaccanti fanno reparto, sono molto completi. I difensori sanno costruire gioco. E’ una squadra che ha completezza d’organico e valori nel gioco collettivo che non rappresentano i punti che ha”.

Con Bonatti non ci sono certezze?

“Questo mantiene il gruppo sempre stimolato e vivo. Tutti hanno dimostrato di poter giocare, e di poter giocare in posizioni di campo differenti. Questo ha dato loro la completezza che gli darà la possibilità di avere più opportunità in futuro…”

Nessuno riesce mai ad indovinare la formazione di Bonatti…

“Questo mi fa contento. Se uno manifesta la formazione, inevitabilmente c’è un calo di concentrazione in coloro che non giocano”.

Quanto è importante Bezziccheri per ruolo e modo di giocare?

“Molto. Il ragazzo è dotato di intelligenza calcistica. Posso spostarlo in diverse posizioni a partita in corso senza perderne in qualità”.

Al Hassan quello più punzecchiato. Lei pretende molto da questo ragazzo…

“Pretendo molto da tutti. E’ un ragazzo con grandi qualità. Non se ne rende pienamente conto. Credo che sia mio compito farglielo presente. Pecca di concentrazione. Oltre allo strumento che sono io, deve esserci la ferma volontà del soggetto. Deve fare di più, in questo mestiere non c’è mai tempo abbastanza”.

Arrivano scontri lontano dal ‘Fersini’…

“Giocare in casa o trasferta non cambia nulla a livello di atteggiamento”.

Squalificato a Cesena. Cosa è successo?

“Essere squalificato per aver chiesto all’arbitro di fare la sostituzione prima del corner per gli avversari, mi sembra assurdo. Questo mi rattrista”.