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Manzini: “Inzaghi ha aperto un nuovo lungo ciclo. Immobile? E’ il nuovo Bruno Giordano!”
LAZIO MANZINI – Il team manager parla della Lazio e non solo…
LAZIO MANZINI – La Lazio ha un nuovo volto. Un’altra forza. Una marcia in più. Merito, sicuramente, dell’impronta di Inzaghi. Il mister, tra lo scetticismo generale, ha preso per mano il gruppo, gli ha dato un’identità e un obiettivo. Lo ha fatto in silenzio. A testa bassa. Lavorando ogni giorno accanto ai suoi ragazzi, guardandoli negli occhi, studiando i loro punti forti, correggendo quelli deboli. Il team manager, Maurizio Manzini, è intervenuto sulle frequenze della radio ufficiale della società ed ha così commentato il percorso di Simone:
“Sarebbe facile adesso dire che mi aspettavo che Inzaghi potesse diventare un buon allenatore. Lo conosco, so quanto sia appassionato e meticoloso in tutto quello che fa. Avevo ipotizzato, in tempi passati, che potesse diventare un tecnico di alto livello. Le nostre avventure hanno fatto sì che diventasse il nostro mister e lui sta mostrando tutte le sue doti”.
Un mix perfetto quello del tecnico biancoceleste:
“Ha 40 anni ma come mentalità, fisico e modo di porsi è tuttora un giocatore, a tutti gli effetti. Ciò, unito al suo carattere e alla sua educazione, gli consente di capire gli umori dei ragazzi, andando alla ricerca delle cause di eventuali problemi per eliminarli alla radice. Inoltre, mi ha positivamente sorpreso dal punto di vista carismatico. È l’allenatore rivelazione di questo campionato e credo potrà andare avanti a lungo”.
E sul futuro:
“Presumo che con Inzaghi si sia aperto un ciclo, anche abbastanza lungo. La mia è una previsione/speranza che ha ampie possibilità di tramutarsi in certezza”.
Non poteva mancare un commento sul bomber targato Lazio, Immobile:
“Immobile è il nostro nuovo Bruno Giordano, mi ricorda l’attaccante biancoceleste del passato per opportunismo, potenza e fisicità”.
Cosa ha significato l’ingresso di Peruzzi in società?
“Peruzzi ha portato tanta esperienza, saggezza, carisma, prestigio e, qualora ne fosse servito, rispetto”. Credo di aver fatto circa 1.500 partite da Team Manager”.
Infine, sulla sua carriera…
“Sono stato il secondo in Italia, dietro soltanto a Silvano Ramaccioni. Andato in pensione lui, sono diventato il più anziano in attività”.
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