Biava: “Io simile a Bastos. Nel derby Lulic sarà importante”

BIAVA LAZIO – La sosta per le nazionali sta per terminare e oggi è iniziata la settimana che porterà la Lazio all’anticipo di sabato a Sassuolo. A Reggio Emilia si aprirà una settimana decisiva per il futuro della squadra biancoceleste, chiamata ad affrontare in pochi giorni la Roma in Tim Cup e il Napoli in campionato. Per parlare di questo e altro, Giuseppe Biava è intervenuto sulle frequenze della radio ufficiale del club di Formello:

Credi che Immobile e Strakosha torneranno carichi dopo gli impegni con le Nazionali?

“Si sicuramente, torneranno mentalmente carichi e con più fiducia nei primi mezzi. Fare gol ed esordire con la propria nazionale fa morale e sono sensazioni che si possono ributtare in campionato con l’entusiasmo giusto”.

Immobile sta segnando tanto, te lo immaginavi?

“Magari così tante reti no, ma in Italia prima di andare all’estero ha fatto bene. Non molla mai, corre e chi ci gioca contro sa che è un elemento fastidioso. Sono giocatori che ti vengono a rompere le scatole, se sei un difensore, per 90 minuti. Nonostante ciò mantiene anche una certa lucidità sotto porta”.

Hoedt sembra un altro giocatore…

“Rispetto allo scorso anno è migliorato molto, anche se le sue capacità tecniche erano note fin da subito. Quest’anno lo vedo più deciso e sbaglia poco, hanno lavorato benissimo sul suo fisico. Poi ovviamente giocare vicino a de Vrij rende tutto più semplice. Ma la fase difensiva della Lazio è molto fatta bene, preparata alla grande, difendono in 11”.

E Bastos?

“Bastos è il classico marcatore e come giocatore mi piace, ha fatto sempre bene in campo. Nella difesa a 3 è l’ideale: accorcia e marca. Può dare sempre una mano alla Lazio, a me non dispiace nemmeno Wallace. Inzaghi può scegliere dei centrali a seconda dell’avversario, così come per gli altri ruoli. La Lazio è una squadra complessa”.

Wallace si è integrato bene in poco tempo…

“Di solito gli stranieri ci mettono circa 4-5 mesi ad ambientarsi nel nostro campionato. Poi francamente è più facile inserirsi in una squadra che sta facendo bene. Ad esempio io e Dias arrivammo in un momento delicato in cui la Lazio stava andando male, ma lì si è visto quanto era forte il brasiliano”.

Con chi dei centrali della Lazio ti troveresti meglio?

“Io e Bastos siamo simili, con Hoedt e con de Vrij mi adatterei meglio per caratteristiche. I due olandesi sono molto bravi in fase di impostazioni. Penso che mi adatterei in ogni caso però, anche perché ho giocato con tanti giocatori: Dias, Novaretti, Stendardo e Diakité. Una volta anche con Radu, ma non ci capivamo bene (ride, ndr), scherzo ovviamente”.

La mente è già alla Coppa Italia?

“Sicuramente c’è il Sassuolo prima, ma la mente un po’ andrà alla sfida di Coppa Italia. Il risultato dell’andata ti mette al sicuro, ma la Roma è capace di tutto. Bisognerà scendere in campo come se fosse una finale. Loro dovranno fare la partita, mentre la Lazio dovrà sfruttare al meglio i contropiedi con Immobile, Felipe Anderson e Keita. Peccato per l’assenza di Parolo, ma è un bene che rientri Lulic. Il bosniaco è uno che di derby se ne intende e per i giallorossi ricorda sempre brutti momenti. La Lazio merita di arrivare in finale”.

Ricordi cosa fece Lulic dopo aver vinto il 26 maggio 2013?

“Era felicissimo per aver vinto una finale. Lui non si è accorto di quello che aveva fatto, credo che neanche lui si immaginasse che in futuro si sarebbero ricordati del suo gol e che al 71esimo di ogni sfida i tifosi esultassero sugli spalti. Se ne è accorto dopo di quello che aveva combinato”.

Anche Floccari festeggiò moltissimo…

“Floccari è un tipo tranquillo, ma quando c’è da festeggiare si lascia andare. L’ho sentito ieri ed è contento di quello che sta facendo con la Spal. Grazie all’esperienza alla Lazio siamo rimasti legati”.

Un giudizio sulla coppia d’attacco Belotti-Immobile?

“Immobile e Belotti sono due giocatori che sembrano simili come caratteristiche, sono attaccanti ‘fastidiosi’, per la Nazionale c’è un bel futuro nel reparto avanzato”.