Felipe e la Lazio, amore iniziato proprio da un Lazio-Sampdoria…

FELIPE ANDERSON LAZIO – Domenica, alle ore 15, va in scena Lazio-Sampdoria. Gara importante per la squadra di Inzaghi che può centrare l’Europa e Superare il record di Pioli. Una partita particolare anche per Felipe Anderson.

RICORDO – Tornando indietro nel tempo, precisamente al 5 gennaio 2015, la Lazio sconfisse, nell’anticipo della 17a giornata, la Sampdoria per 3 a 0. Il brasiliano, quella sera, per la prima volta all’Olimpico, mostrò tutto il suo potenziale realizzando un grande gol da fuori area e fornendo due bellissimi assist a Parolo e Djordjevic. C’erano 27.000 spettatori circa ad assistere a quello spettacolo. L’allora numero 7 di Pioli venne osannato, acclamato come non mai: dalla Nord prima e da tutto lo stadio poi si sentivano cori del tipo: “Felipe Anderson lalalalala, Felipe Anderson lalalalala”. Nel turno precedente, il talento di Brasilia, aveva già fatto notare il suo valore, realizzando una bellissima doppietta a San Siro contro l’Inter, match terminato poi 2-2.

I NUMERI – Arrivato nella Capitale dal Santos il 9 Luglio del 2013 per una cifra di 7.5 milioni di €, Felipe Anderson non iniziò benissimo la sua avventura in biancoceleste. La prima stagione terminò con 20 presenze e un solo gol contro il Legia Varsavia in Europa League. L’annata successiva fu quella della sua esplosione. In 37 presenze realizzò 11 gol e 10 assist, oltre alle tantissime giocate che sfoderava durante le partite. Segnava in tutti i modi. Di potenza, di precisione, con il destro e anche con l’altro piede, siglò una rete persino di testa nonostante i suoi 175 cm. Stagione nuova, Felipe diverso. Nel 2015/2016 tutta la squadra subì un crollo. Dopo la sconfitta per 3-0 contro il Bayer Leverkusen ai preliminari di Champions, la squadra di Pioli cambiò. Il numero 10 biancoceleste, nonostante l’annata negativa della Lazio, si fece comunque notare con 9 gol e 6 assist in 47 presenze (il giocatore con più partite della stagione).

CAMBIO DI RUOLO – Ceduto Antonio Candreva all’Inter, Felipe passa dalla fascia sinistra a quella destra. Cambia anche il modo di giocare, non più offensivo, ma più di aiuto alla squadra in fase difensiva. Tant’è che Inzaghi, in alcune occasioni, lo ha utilizzato largo nel centrocampo a cinque del 3-5-2. Meno spettacolare e goleador, più concreto e altruista. La differenza si vede anche dalle statistiche. L’ex Santos, in questa stagione, su 36 partite ha realizzato soltanto 4 reti, fornendo, però, 13 assist ai compagni. Da FA7 a FA10, ma i laziali restano sempre innamorati del brasiliano.

G.O.