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Lazio, amore e coraggio. Biglia e Milinkovic recordman
FINALE COPPA ITALIA NUMERI LAZIO – Lo ha detto Inzaghi, lo hanno confermato gli stessi giocatori. La Lazio ieri sera si è giocata la Coppa Italia contro…
FINALE COPPA ITALIA NUMERI LAZIO – Lo ha detto Inzaghi, lo hanno confermato gli stessi giocatori. La Lazio ieri sera si è giocata la Coppa Italia contro una delle squadre più forti d’Europa. La differenza qualitativa e quantitativa tra i biancocelesti e gli uomini messi in campo da Allegri si è vista, ma non ha affatto rammaricato le migliaia di aquile presenti all’Olimpico, che a fine match hanno ringraziato i loro eroi. Si, eroi, perché vincere ieri sarebbe stata la consacrazione di una stagione storica. Citando il mister, la “ciliegina sulla torta” da regalare ad una Nord che con la coreografia spettacolare messa in scena a margine del match ha confermato la sua unicità rispetto a tutte le altre tifoserie d’Italia.
NESSUN RIMPIANTO – “Se Keita non avesse preso palo, se Neto non avesse parato la palla gol di Immobile, se ci fosse stato Lukaku…”. Questo è quel che viene da pensare a fine gara. Episodi che forse avrebbero cambiato le cose, o forse no. Quel che è certo, è che con i se e con i ma non si fa la storia. E la Lazio la sua personale storia la sta facendo, scrivendola di giorno in giorno. Un gruppo partito a inizio stagione senza allenatore, oggi si appresta a terminare il campionato al quarto posto, entrando in Europa e centrando la finale di Coppa Italia e quella di Supercoppa. Cosa ci si può rimproverare? Nulla.
BIGLIA E MILINKOVIC RECORDMAN – Ieri, gli undici biancocelesti hanno lottato con le unghie e con i denti fino al 93′, non smettendo mai di crederci. E si è visto. Oggi, parlano i numeri: nel match nessuno ha recuperato più palloni di capitan Biglia. Cuore e grinta hanno portato il centrocampista argentino ad intercettarne ben cinque. Con quella stessa grinta, i ragazzi di Inzaghi hanno macinato 109,532 chilometri, a fronte dei 108,634 dei juventini. Che dire, invece, del ‘Sergente’ Milinkovic. Individualmente parlando, nessun calciatore durante il match ha corso più di lui: 12,404 chilometri di carica ed energia.
DOPO LA SCONFITTA, RESTA LA NORD – La lunga notte di ieri si è conclusa con i festeggiamenti. I bianconeri hanno alzato al cielo la loro terza Coppa Italia consecutiva. Nessuno prima di loro nella storia del calcio ci era mai riuscito. I biancocelesti, invece, hanno preferito salutare i loro tifosi prima di lasciare il campo. Perché, dopo la sconfitta, resta l’amore della Nord che crede in questo gruppo di guerrieri, e che nonostante i due gol subiti, non ha mai smesso di gridare ‘Forza Lazio‘.
A.M.
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