INTERVISTE
Milan. Bonucci: “Uno schiaffo, ci servirà per ripartire. Battibecco con Immobile? Ecco cosa è accaduto”
LAZIO MILAN BONUCCI INTERVISTA – Leonardo Bonucci non ci sta e lo dice a gran voce senza troppi giri di parole…
LAZIO MILAN BONUCCI INTERVISTA – Leonardo Bonucci non ci sta e lo dice a gran voce senza troppi giri di parole. Queste le parole del difensore del Milan, intervistato da Mediaset Premium e da Sky, al termine del match perso all’Olimpico contro la Lazio.
SCONFITTA – “Deve essere uno schiaffo per ripartire. Non ha funzionato la convinzione di poter far male alla Lazio e ripartire e questo ci ha tagliato le gambe. Non abbiamo dato il meglio di noi stessi quando avevamo palla e quando non ce l’avevamo. Dobbiamo crescere, ci vuole tempo per migliorare, siamo andati in confusione alla prima occasione della Lazio. Loro sono uniti e a noi questo ancora ci manca, quel poco che ci manca per diventare ancora più squadra e per non permettere al Milan di subire sconfitte come quella di oggi. Siamo andati in confusione al rigore di Immobile. Dobbiamo crescere, siamo giovani, è compito mio, dei più vecchi, di rimanere squadra sempre. Non permettere al Milan di fare queste figure. L’umore è basso, è normale dopo una sconfitta del genere. C’è da rimboccarsi le maniche, pensare a giovedì, migliorare ogni giorno sul campo e in allenamento. Nessuno ti regala niente, bisogna mettere più fame“.
AMBIZIONI – “Non deve cambiare niente nelle ambizioni, ma deve servire da lezione. Dobbiamo essere squadra in tutta la partita, il rigore ci ha fatto crollare. Dobbiamo migliorare nei dettagli. Questo ko deve essere uno schiaffo salutare per tutti. Non abbiamo avuto la convinzione di fargli male e questo ci ha tagliato le gambe dopo la loro prima occasione. Con Immobile sono successe delle cose di campo e lì rimangono.
BATTIBECCO CON IMMOBILE – “Con Ciro sono cose di campo e restano tali”.
MILAN – “Bisogna essere equilibrati, dobbiamo prendere questa sconfitta per crescere e sacrificarci di più. La fase difensiva va fatta tutti insieme, con la paura che la squadra avversaria ci possa fare gol. Era utopico pensare che alla prima partita eravamo già tutti collaudati e affiatati”.
CRITICHE – “Non eravamo dei fenomeni prima e non siamo dei brocchi adesso. Dobbiamo diventare ancora più squadra, imparare a sacrificarci e a dare sempre il 100%. Il 99%, in Serie A e in Europa, non basta”.
PIU’ SQUADRA – “Io penso che quando la palla ce l’hanno gli altri, la fase difensiva va fatta insieme con la paura di prendere gol. Dal primo che va in pressione, ci vuole aggressività e questo ci sta mancando. Era utopico pensare di essere collaudati e super funzionanti. Dobbiamo recuperare i palloni con rabbia. Dobbiamo migliorare in tante cose, nel godere di non prendere gol e di sacrificarci nel nome della squadra e questo non ci sta riuscendo bene”.
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