STADIO LOTITO MORASSUT – Roberto Morassut, parlamentare del PD ed ex assessore all’Urbanistica di Roma con Veltroni Sindaco, ha risposto oggi a Claudio Lotito, che ieri aveva accusato la politica romana per la questione stadio. “Fu tutt’altro che miopia politica, perché il problema non era lo stadio di proprietà ma la localizzazione dello stadio. – le sue parole a ‘Radio Radio’ – Oggi sono passati pochi giorni dall’ennesima alluvione, ci sono stati eventi meteorologici in tante zone d’Italia, anche a Roma: quella zona in cui fu proposto lo stadio era una zona strategica, fondamentale per la salvezza idraulica di Roma perché è la zona dove il Tevere esonda in maniera libera, inedificata e questo consente di salvare Roma dai rischi di inondazione dall’altezza di Ponte Milvio in poi. Si tratta di un’area non edificabile per sua stessa natura, questo contestammo al presidente Lotito“.
TOR DI VALLE – “Si può fare lo stesso discorso per Tor di Valle, perché non è un’area esondabile dal punto di vista dichiarato dall’Autorità di Bacino ma è chiaro che se si trasforma l’area di Tor di Valle si risolve un problema lì, cioè l’area non è esondabile lì, però il problema si ripropone più a sud perché l’acqua deve trovare uno sfogo da qualche parte. Noi lo dicemmo al presidente Lotito in maniera molto franca. Purtroppo questo è un Paese dove si pensa sempre di risolvere i problemi con delle scorciatoie. Per un progetto complesso come quello dello stadio, bisogna avere la consapevolezza che sono cose che non si possono risolvere velocemente”.
FLAMINIO ED OLIMPICO – “Questa città ha due stadi: il Flaminio, che non è utilizzato, e così lo diventerà l’Olimpico. Mi piacerebbe che la Roma e anche la Lazio potessero fare delle operazioni che consentano di avere una stabilità maggiore allo stadio Olimpico, però, da amministratore pubblico, penso che questo non debba danneggiare la collettività. Quell’area dove voleva costruire Lotito non era trasformabile”.
M.D.F.