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CALCIO. SIVIGLIA: “La Lazio è da primi tre posti”
L’ex difensore biancoazzurro Sebastiano Siviglia dice la sua sulla nuova Lazio, sulle esclusioni eccellenti e sugli obiettivi della società
L’ex difensore biancoazzurro Sebastiano Siviglia dice la sua sulla nuova Lazio, sulle esclusioni eccellenti e sugli obiettivi della società
L’ex difensore biancoceleste Sebastiano SIVIGLIA, torna a parlare di Lazio a 360°…
SULL’ESCLUSIONE DI ROCCHI DALLA LISTA UEFA- “Tommaso ha fatto tanto per la Lazio ma gli anni passano e di conseguenza ci sono novità ogni anno e c’è sempre qualcosa di nuovo. Lo vedevo sicuramente nella lista Uefa perché è un giocatore che ha sempre il guizzo vincente. Davanti però devo dire che sono in tanti e qualcuno doveva pur rimaner fuori”.
SULLA ROSA BIANCOCELESTE- “Ci si aspettava qualche uscita davanti, ma non si sono trovate le condizioni giuste. Però tutti questi giocatori ritorneranno utili in campionato e Coppa Italia e chi è stato inserito nella lista, anche in Europa League. A differenza dell’anno passato la rosa almeno è folta, motivo in più per fare bene”.
SULL’ESCLUSIONE DI DIAKITE’- “Diakité è cresciuto tanto, ha fatto un ottimo campionato, mi sarei aspettato la riconferma e adeguamento del contratto. Probabilmente le tematiche legate al rinnovo contrattuale pesano. Parliamo però di un giocatore affidabile e bisognava, anzi, bisogna dargli fiducia. Per me è un valore aggiunto”.
SULL’OTTIMA PARTENZA IN CAMPIONATO- “Quando ci sono i cambiamenti è normale che ci siano situazioni da gestire e adattare, sia a livello tecnico che tattico. Di conseguenza ci sono ovviamente stravolgimenti perché adattarsi non vuol dire apprendere tutto immediatamente”.
SUGLI OBIETTIVI DELLA SOCIETA’- “La Lazio la considero una di quelle squadre per la Champions League, da primi tre posti. Dopo la Juve i biancocelesti li metto sul podio col Napoli. Di questa Lazio mi convince molto la nuova mentalità”.
SULL’EUROPA LEAGUE- “Normale in quanto l’Europa League è meno prestigiosa. Però allo stesso tempo entrare in Europa non è semplice. Il calcio italiano ha avuto una piccola flessione e le squadre che fanno più fatica ad arrivare a certi traguardi saranno stimolate. L’Europa League è un motivo per poter ripartire e cercare di arrivare agli alti livelli che ci competevano una decina di anni fa”.
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