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Verso Nizza-Lazio. Zoom su Alassane Pléa
NIZZA LAZIO PLEA – C’è un giocatore in casa Nizza che sta attirando l’attenzione di molti, nonostante il cammino sin qui non esaltante del club transalpino…
APPROFONDIMENTO NIZZA LAZIO PLEA – C’è un giocatore in casa Nizza che sta attirando l’attenzione di molti, nonostante il cammino sin qui non esaltante del club transalpino, almeno nel campionato nazionale. Si tratta di Alassane Pléa, un 24enne francese di origini maliane, attaccante centrale ed all’occorrenza esterno destro.
GLI INIZI – Nato calcisticamente nel Lione, si è fatto le ossa nella Seconda Squadra, ma si è guadagnato anche la gioia dell’esordio in Ligue 1 ed in Europa League a soli 19 anni. Per una stagione e mezza si allena con i grandi, ammirando le gesta di Gomis e Briand, nel frattempo vince anche un Mondiale Under 20, con Pogba, Kondogbia ed Umtiti, tanto per intenderci.
LA SVOLTA – Sei mesi in prestito all’Auxerre non gli bastano per dimostrare a tutti le sue qualità e così, nel 2014, a puntare su di lui è il Nizza, che lo acquista per soli 500 mila Euro. Lui si prende il numero 14, in onore del suo idolo Thierry Henry: il suo sogno nel cassetto è infatti quello di vestire un giorno la maglia dell’Arsenal. Nella prima stagione in Costa Azzurra, ancora 21enne, gioca la bellezza di 33 partite, trovando però la via della rete soltanto in 3 occasioni. È l’anno successivo, però, che mostra davvero tutto il suo repertorio, nonostante un terribile infortunio lo tiene lontano dai campi da gioco per 5 interminabili mesi.
I GIORNI NOSTRI – Arriviamo così alla scorsa stagione, quella in cui il Nizza acquista Mario Balotelli, l’uomo che avrebbe potuto togliergli definitivamente spazio. In realtà il tecnico Favre cambierà ben presto modulo, trasformando il 3-5-1-1 in un 4-3-3, per far coesistere i due talenti, e Pléa ripagherà lo svizzero con 10 reti. 4-4-2 e 4-2-3-1 sono invece i moduli utilizzati in queste prime partite del 2017/18, ma il prodotto non cambia: Pléa in campo, senza rinunciare al genio e alla sregolatezza di Supermario, con già 7 perle, di cui 4 in Europa League, regalate al tecnico che tanto ha creduto in lui.
Giordano Grassi
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