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ACCADDE OGGI. Quando Klose fece piangere i cugini al 93′
ACCADDE OGGI – Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…
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LAZIO – 16 ottobre 2011. La Lazio torna a vincere un derby dopo cinque tentativi a vuoto e lo fa nel modo più bello, con un gol al 93′. Questo è uno di quei rari casi in cui è doveroso partire dalla fine, e cioè da quel lancio di Matuzalem che permette ad uno straripante Miroslav Klose di involarsi a tu per tu con Stekelemburg: troppo facile per il campione tedesco mettere la palla all’angolino destro e mandare in estasi il suo popolo. Mister Edy Reja, alla prima vittoria in carriera contro la Roma, si fa persino espellere, non essendo in grado di contenere la propria gioia. Eppure sembrava una di quelle partite stregate, impossibili da vincere: prima lo svantaggio iniziale, dopo soli 5′, firmato Osvaldo, aveva rischiato di tagliare le gambe alla compagine biancoceleste; poi, i legni colpiti dallo stesso Klose e da Cissé, autore di una volée bellissima, fin troppo precisa per gonfiare la rete, sembravano aver definitivamente inchiodato il risultato sull’1-1: sì, perché, nel frattempo la Lazio aveva pareggiato grazie ad un calcio di rigore di Hernanes ed, ancor di più, alla disperata trattenuta di Kjaer su Brocchi, che era costata al difensore danese il cartellino rosso. Il finale, già narrato, assume le vesti di un vero e proprio arrembaggio quando la Roma rimane addirittura in nove uomini per l’infortunio di Heinze a sostituzioni terminate. I biancocelesti ricompattano la classifica e riaprono un campionato che chiuderanno al 4° posto.
STORIA – 16 ottobre 1943. Tra le ore 5.30 e le 14.00 di un sabato pomeriggio che passerà alla storia col nome di Sabato Nero, una retata delle truppe naziste della Gestapo cattura 1259 persone nel Ghetto di Roma, rilasciandone appena 226, in virtù del “sangue misto”. 1023 invece vengono deportati direttamente nel campo di sterminio di Auschwitz attraverso un convoglio, composto da 18 carri bestiame, partito dalla Stazione Tiburtina: di questi, soltanto in 16 riusciranno a tornare a riassaporare la libertà, tra cui Lello Di Segni, l’unico ancora in vita.
SPORT – 16 ottobre 1986. Iniziata la folle missione appena 16 anni prima, dopo essere stato il primo alpinista a scalare l’Everest senza ossigeno, l’altoatesino Reinhold Messner, raggiunge la vetta del monte Lhotse, in Nepal, e diventa il primo uomo al mondo ad aver scalato tutti i 14 “Ottomila” himalayani.
Giordano Grassi
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