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ACCADDE OGGI. La Lazio avanti di 3 gol col Milan rischia l’harakiri. Ma porta a casa la vittoria

ACCADDE OGGI –  Torna la rubrica di Lazionews.eu in cui vi raccontiamo giorno per giorno gli eventi della storia biancoceleste e non solo…

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LAZIO – 20 ottobre 2012. Allo Stadio Olimpico di Roma, la Lazio di Petkovic affronta il Milan di Allegri, in crisi d’identità e di risultati. E le difficoltà rossonere si palesano sin da subito, con un incerto Amelia tra i pali, una difesa allo sbando guidata con estrema imprecisione da Yepes , un centrocampo ed un attacco che si reggono precariamente sulle sole fiammate di El Shaarawy. I biancocelesti, invece, sono un’orchestra che suona a meraviglia, compatti, giocano a memoria ed aggrediscono gli avversari in ogni zona del campo. Il risultato è un 2-0 facile facile già al 45′: prima Hernanes al 25′ con un tiro dalla distanza, sporcato da Bonera, poi a 4′ dal riposo, Candreva dai 30 metri, con la complicità di Amelia. Il tris arriva invece ad inizio ripresa, con Miroslav Klose, lasciato inspiegabilmente solo a centro area. Sembra la mazzata definitiva: la Lazio pregusta addirittura la goleada, ma il calcio è una bestia strana. Allegri getta nella mischia Pato, al rientro da un lungo infortunio, ed Emanuelson: il Milan, raschiando sul fondo del barile, trova quel minimo di fiato e di orgoglio che gli permettono di accorciare le distanze con de Jong, seppur partito in fuorigioco. Il 3-2 di El Shaarawy a 10 minuti dalla fine rischia di compromettere una gara dominata dalla Lazio. L’allenatore rossonero manda in campo anche Bojan, disegnando un 4-2-4 a trazione ultraoffensiva, ma i biancocelesti resistono, portandosi terzi in classifica a -1 dal Napoli secondo e a -4 dalla capolista Juve, mentre per il Milan si aprono le porte dell’Inferno.

STORIA – 20 ottobre 1944. A causa di un errore d’interpretazione delle coordinate in codice, l’aviatore degli Alleati Knapp virò nella direzione sbagliata, con 342 bombe innescate a bordo: sganciò così 80 tonnellate di esplosivo sui quartieri milanesi di Gorla Precotto. Furono 614 i morti estratti dalle macerie, tra cui 184 bambini, più l’intero corpo docente, la direttrice ed il personale della scuola elementare Francesco Crispi. La tragedia passò alla storia col nome di Strage di Gorla.

SPORT – 20 ottobre 1976. Nasce a Bologna Fabio Bazzani, attaccante con 120 presenze (e 30 gol) in Serie A e 3 apparizioni in Nazionale, volto noto anche del gossip, soprattutto grazie al matrimonio con l’ex showgirl Alessia Merz. Durante la carriera ha girato in lungo e largo lo Stivale, vestendo anche la maglia della Lazio per un breve periodo. Partito dalle Giovanili del Bologna, tanta gavetta tra D, C-2 C-1, giocando (e segnando) per Boca San Lazzaro, San Donà, Varese, Arezzo Venezia. L’esordio nella massima serie arriva grazie all’intuizione del vulcanico presidente del Perugia Luciano Gaucci Bazzani, con i suoi 10 gol, si guadagna la chiamata della Sampdoria. Trascorre in blucerchiato gli anni più belli della sua carriera andando a formare con Francesco Flachi una coppia da sogno. In mezzo, la breve parentesi in maglia biancoceleste, impreziosita da 3 gol. Prima di appendere gli scarpini al chiodo, avrà modo di legarsi per un mese col Livorno, senza mai scendere in campo e rescindendo il contratto in aperto contrasto con la tifoseria per questioni politiche, quindi Brescia, Pescara, SPAL Mezzolara.

Giordano Grassi

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