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«Flaminio alla Polisportiva? Sì, ma con la Lazio calcio»

IL CORRIERE DELLA SERA (V. Vecchiarelli) Cochi risponde all’appello di Buccioni: «Sogno di vederci giocare la Lazio, ma Lotito non è della stessa idea»

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IL CORRIERE DELLA SERA (V. Vecchiarelli) Cochi risponde all’appello di Buccioni: «Sogno di vederci giocare la Lazio, ma Lotito non è della stessa idea»

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L’appello di Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio, che da queste pagine ha chiesto al Comune la possibilità di gestire lo stadio Flaminio arriva dritto al cuore di Alessandro Cochi, delegato per lo sport di Roma Capitale dalla mai rinnegata fede laziale: «Accolgo la proposta e rendo pubblico quello che è un mio sogno: affidare il Flaminio alla Lazio Calcio. Magari in accordo con la Polisportiva per la fruizione degli spazi, ma senza il traino del calcio la vedo un’operazione complessa. Tutto si può fare, Buccioni presenti un business plan dettagliato e potremo discuterne. Ma solo di piccola manutenzione il Flaminio costa almeno 700 mila euro l’anno, senza mettere in conto i milioni di euro che si dovranno spendere per adeguare le strutture e per la loro messa a norma. La Polisportiva ci chiede una mano e noi siamo pronti a darla alle sue squadre, per aiutarle a iscriversi ai campionati e permettere loro di svolgere un’attività sportiva di vertice. Con il bilancio comunale che ancora deve essere messo nero su bianco e con la crisi che ci obbliga ai salti mortali, oggi è difficile per il Comune prendere impegni come quello di aiutare chiunque a gestire un impianto così oneroso. Però le idee possiamo valutarle insieme, facciamo un tavolo con la Coni Servizi e cerchiamo una soluzione percorribile. Per un altro anno la gestione sarà ancora della Coni Servizi e poi lì c’è il nodo della Federugby, con cui era già stato firmato un disciplinare che prevedeva ampliamento a 42 mila posti dello stadio e la successiva gestione federale. Poi ci sono stati i pienoni del Sei Nazioni all’Olimpico e il rugby ha capito che il Flaminio gli sarebbe andato comunque stretto. Né possiamo dimenticare che ci sono già delibere che affidano la piscina alla Federnuoto, la palestra della scherma all’Accademia, il pugilato e la ginnastica a società romane. Resta fuori lo stadio e continuo a sognare di vederci giocare la Lazio. Ma, purtroppo, al momento il presidente Lotito non è della mia stessa idea».

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