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Vanderhaeghe ricorda Marusic: “Da Kortrijk all’Oostende, poi la Lazio. Che talento!” E su Lukaku…
ASAM MARUSIC VANDERHAEGHE – Tra le sorprese di questo campionato c’è, indubbiamente, Adam Marusic. Il montenegrino arrivato quest’estate dall’Ostende…
ASAM MARUSIC VANDERHAEGHE – Tra le sorprese di questo campionato c’è, indubbiamente, Adam Marusic. Il montenegrino arrivato quest’estate dall’Ostende è stato il primo colpo di mercato della Lazio. A parlare di lui ai microfoni di gianlucadimarzio.com è stato Yves Vanderhaeghe, scopritore del difensore al Kortrijk, e che poi lo portò con sé anche all’Oostende.
RICORDI – “Mi ha lasciato un ottimo ricordo, gli auguro il meglio. E’ un bravo ragazzo, fin dal primo allenamento ho pensato che potesse arrivare ad alti livello. La mia prima impressione? Positiva, ovviamente. Rimasi stupito, aveva soltanto 21 anni. All’inizio non parlava inglese, aveva qualche difficoltà dal punto di vista relazionale, anch’io ero appena arrivato al Kortrijk tra l’altro. Abbiamo parlato molto. L’ho motivato, ci ho creduto e alla fine è riuscito ad emergere”.
OSTENDE – “Poi sono andato all’Oostende. E’ stato il primo nome che ho chiesto alla società, lui mi ha seguito ed è diventato un giocatore importante, anche in Nazionale. Tant’è che dopo un anno è andato subito alla Lazio. È tutto merito suo”.
QUALITÀ – “Innanzitutto può giocare in tanti ruoli. Terzino, esterno d’attacco, esterno a tutta fascia. Nasce come difensore, ma spesso lo facevo giocare davanti, sia a destra che a sinistra. Per lui non fa differenza. E’ rapido, veloce, sa proteggere il pallone e usa entrambi i piedi. Ma la sua migliore dote sono gli assist! Ne faceva tantissimi, ogni tanto segnava pure. Era bravo a partire da dietro. E’ davvero un bel giocatore, un talento. E’ un lavoratore, si è sempre applicato con impegno e non ha mai detto nulla. Ascolta, ha un grande forza mentale e mette sempre il 200% in ogni allenamento”.
LUKAKU – “Ricordo bene anche Jordan. Arrivò dall’Anderlecht qualche anno prima, era giovane, con me giocò quasi tutte le partite. Mi fidavo molto di lui e delle sue capacità, difficile trovare un terzino così, tutto mancino. Uno che fa avanti e indietro per tutta la gara. E’ anche difficile buttarlo a terra con un fallo eh, fisicamente è davvero straripante. Può ancora migliorare tatticamente. E’ molto veloce, è la sua forza, ma deve crescere dal punto di vista difensivo. Davanti però, era l’oro dei nostri attaccanti. E’ un bravo ragazzo, talentuoso, non mi ha mai dato problemi caratterialmente. Forse ogni tanto era un po’ svogliato, si rilassava, non si allenava al 100%. Ma sono contento che sia andato alla Lazio, all’Oostende fece una bella stagione. Ora è in uno dei club più importanti d’Europa”.
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