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Verso Svezia-Italia. Da Gre-No-Li ad Ibrahimovic
SVEZIA ITALIA – Il campionato va in pausa e lascia spazio ad un complicato, almeno in Italia, week-end di Nazionali. Venerdì…
SVEZIA ITALIA – Il campionato va in pausa e lascia spazio ad un complicato, almeno in Italia, week-end di Nazionali. Venerdì, gli Azzurri saranno impegnati in Svezia per l’andata del play-off di qualificazione ai prossimi Mondiali di Russia 2018. Storicamente, tra noi e gli Scandinavi, non c’è storia: 4 Coppe del Mondo, 1 Europeo ed 1 Olimpiade contro un solo oro, nel 1948, nella kermesse dei “Cinque cerchi”, frutto di una generazione di fenomeni. Anche i precedenti sorridono all’Italia (11 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte), ma in campo andrà il presente, non il passato. E questo un po’ preoccupa.
GRE-NO-LI – Gli eroi svedesi dell’Olimpiade di Londra furono quel pacchetto acquistato in blocco dal Milan: Gren, Nordahl e Liedholm. L’edizione odierna de ‘La Stampa’ riporta in auge il paragone tra il terzetto di scandinavi e quello olandese (Rijkaard, Gullit, Van Basten), tuttora irrisolto. La sfortuna della Svezia fu quel regolamento federale che impediva ai professionisti di partecipare al Mondiale: così, in Brasile, nel 1950, il Gre-No-Li rimase a case. Nonostante ciò, la Nazionale gialloblu fece un’ottima figura, tra l’altro eliminando proprio l’Italia con una doppietta di Jepsson, prima di arrendersi al Maracanà con i padroni di casa.
LA RIVINCITA – La prima generazione di fenomeni svedesi, mai più conosciuta nella storia del Paese, si prese la propria rivincita nei Mondiali casalinghi del 1958: all’appello mancava soltanto Nordahl, per sopraggiunti limiti d’età, sostituito dallo juventino (quell’anno in prestito al Padova), ed anch’egli futuro milanista, Kurt Hamrin. La Svezia padrone di casa eliminò in successione Messico, Ungheria, Unione Sovietica e Germania, prima di arrendersi, ancora una volta, al Brasile, nella finale di Stoccolma. Liedholm (di cui si è celebrato ieri il decennale della scomparsa) illuse una Nazione intera, prima dello show di Vavà e Pelè (5-2 per i verdeoro il risultato).
IBRAHIMOVIC – L’ultimo erede degli storici fuoriclasse svedesi è senza dubbio Zlatan Ibrahimovic che, per nostra fortuna, vuoi per l’età, vuoi per l’infortunio al legamento crociato del 20 aprile scorso, vuoi per un più o meno ufficiale ritiro dalla Nazionale, non sarà presente nella doppia sfida. 116 partite e 62 gol con la Selezione della Svezia, un palmares sconfinato con i numerosi club di cui ha fatto parte in carriera ed un mix di classe, tecnica e potenza che, lassù in Scandinavia, non erano più abituati a vedere.
Giordano Grassi
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