-5 al Derby della Capitale. Ecco come si presenta la Lazio

APPROFONDIMENTO LAZIO – È iniziata la settimana che porta al derby e Lazio e Roma si presentano all’appuntamento lanciatissime, convinte dei propri mezzi e con un ruolino di marcia impressionante. Simone Inzaghi, dal canto suo, può preparare la sfida contando anche su due fondamentali pedine rientrate ormai a pieno ritmo: Wallace e Felipe Anderson. Il periodo peggiore è alle spalle e ci si appresta ora a vivere la prova del nove.

LA MARCIA D’AVVICINAMENTO – Le prestazioni sin qui fornite dalla squadra sono sotto gli occhi di tutti: la Lazio si muove come un’orchestra polifonica, ogni tassello è al posto giusto ed anche il periodo di emergenza vissuto non ha scalfito la coesione del gruppo, né tantomeno ne ha risentito l’organizzazione di gioco in campo. Sedici partite stagionali: 14 vittorie, un pareggio (incredibile, alla prima giornata con la Spal), che coincide con l’unica gara senza reti segnate, ed una sconfitta (solo un’ecatombe di infortuni, ben 4, mise i biancocelesti al tappeto contro il Napoli). Com’è ovvio che sia, i risultati eccellenti inanellati dalla banda di Inzaghi si riflettono sulle medie-voto dei singoli giocatori.

CENTROCAMPO – Dei tre reparti, a fare la voce grossa è il centrocampo. Non stupisce, onestamente: il potenziale tecnico-tattico della Lazio in quella zona del campo è a dir poco impressionante. I 6.55 di Luis Alberto e di Milinkovic-Savic, uniti ai 6.3 di Parolo e Lucas Leiva e al 6.28 di Marusic, fanno paura: la media del reparto è di 6.31 ed a “rovinarla” sono il 6.18 di Lulic ed il 6 pieno di Murgia.

DIFESA – Nessuna insufficienza a centrocampo, così come in difesa, reparto falcidiato dagli infortuni, costretto a numerose combinazioni forzate, ma che fino ad oggi ha retto l’urto, scoprendosi anch’esso un punto di forza nel momento di maggior bisogno. La media generale si assesta sul 6.22: in cima si trovano il portiere Strakosha (leader con 6.59), Bastos (6.57), de Vrij e Wallace (6.25), mentre al di sotto della linea ci sono dei pur ottimi Lukaku (6.19) e Luiz Felipe (6.17), oltre a Basta, Patric e Radu (tutti stabili sul 6).

ATTACCO – La sorpresa arriva forse dall’attacco: se il 7.05 di Immobile è lo specchio dei 14 gol sin qui segnati, il 6.05 del reparto non rende giustizia. Va detto che il 5 dato a Palombi nei 67’ giocati contro la Spal non può essere statisticamente rilevante, pertanto, escludendo il baby ex Ternana dal conteggio, magicamente l’attacco biancoceleste si trasforma dal peggiore al migliore reparto: 6.39, anche grazie ad un ottimo 6.25 di Nani, col solo Caicedo (5.88) a rovinare la media. Tra l’altro, l’ecuadoriano è l’unico calciatore insufficiente nella rosa biancoceleste, perlomeno in campionato. Già, perché in Europa anche lui ha dato il suo prezioso contributo.

Giordano Grassi