“Premio Andrea Fortunato”, Inzaghi: “Un grande onore”. Assente Immobile (FOTO-VIDEO)

CONI PREMIAZIONE FRATELLI INZAGHI – All’indomani della sconfitta col Torino, il tecnico della Lazio Simone Inzaghi si presenta presso la Sala Giunta del Coni per ricevere il ‘Premio Andrea Fortunato’ (ex giocatore della Juventus stroncato dalla leucemia nel 1995, a soli 24 anni). Oltre a lui, tra i premiati c’è anche il fratello Pippo Inzaghi, oggi alla guida del Venezia. Assente, invece, Ciro Immobile che alle 11 scenderà in campo a Formello per la ripresa degli allenamenti.

LA CRONACA DELL’EVENTO

(AGGIORNA)

Ore 12.04 – A margine della premiazione il presidente del Coni Malagò parla ai cronisti presenti ritornando sulle decisioni di Giacomelli prese ieri durante Lazio-Torino: “Il Var è una grande conquista. Oggettivamente ha diminuito moltissimo i casi in discussione, è dimostrato statisticamente. C’è ovviamente un tema di quando applicarla e di come interpretarla, ma questo non significa che bisogna aver paura della tecnologia. Secondo la Lazio c’è malafede? Io sono un funzionario pubblico e non posso fare un commento su cose tecniche arbitrali”.

Ore 11.01 – E’ il turno di Simone Inzaghi: “E’ chiaramente un bellissimo riconoscimento e sono contento di poterlo ricevere in questa sede. E’ un premio che vorrei condividere con la mia società, il mio staff ed i miei giocatori che in poco tempo mi hanno permesso di vincere premi importanti. Ricevere un premio con anche mio fratello presente e mio figlio è un orgoglio doppio per me. Non ho avuto la fortuna di conoscere Andrea Fortunato. Peruzzi, che ha giocato con lui, mi ha descritto una persona splendida che amava questo sport”. Poi il responsabile della comunicazione Stefano De Martino spiega: “Immobile ringrazia tutti per il premio, ma è ancora amareggiato per quanto successo ieri e gli impegni di campo non gli hanno permesso di essere qui”.

Ore 10.55 – Prende la parola Filippo Inzaghi: “Sono molto onorato di ricevere questo premio, ho fatto di tutto per esserci. Quella di Andrea Fortunato fu una tragedia che colpì tutto il mondo del calcio. Era il ’95, io avevo 22 anni, lui purtroppo solamente 23. Il suo ricordo è ancora vivo in tutti noi e per me essere qui oggi è motivo di orgoglio, sono felice che abbiate pensato a me e alla mia carriera. Sono contento che ci sia anche mio fratello, perché Simone finora ha fatto cose straordinarie”.