APPROFONDIMENTI
AVVERSARIA. C’è l’Hellas Verona per tornare alla vittoria: i pericoli si chiamano Kean e Fares
AVVERSARIA LAZIO VERONA – Il 2018 sembrava essere iniziato nel migliore dei modi per i biancocelesti: 5 gol alla Spal, poker di Immobile e tutto che lasciava presagire a un proseguimento positivo, sulla falsa riga del girone di andata…
AVVERSARIA LAZIO VERONA – Il 2018 sembrava essere iniziato nel migliore dei modi per i biancocelesti: 5 gol alla Spal, poker di Immobile e tutto che lasciava presagire a un proseguimento positivo, sulla falsa riga del girone di andata. E invece la partita contro i ferraresi ha costituito un vero e proprio spartiacque: da quel momento qualcosa si è rotto. L’attacco si è bloccato, la difesa è fragile e nello spogliatoio solo la bravura e la lazialità di un mister come Inzaghi hanno potuto tenere unito un gruppo che rischiava di perdersi. Sfortuna? Stanchezza? Tante le cause che lo staff biancazzurro sta analizzando ma quel che è certo è che in campionato le avversarie non aspettano e la Lazio deve tornare a vincere già lunedì sera, quando all’Olimpico arriverà l’Hellas Verona. All’andata finì 3 a 0 per la squadra di Inzaghi, grazie alla doppietta di Immobile e al gol di Marusic: dopo cinque partite senza vittorie, ecco l’occasione giusta per tornare a vedere la “vera” Lazio.
GLI ULTIMI RISULTATI – Il Verona è una squadra difficile da analizzare: nel girone di ritorno ha collezionato quattro sconfitte e una sola vittoria ma quest’ultima è arrivata a Firenze contro la squadra di Pioli. Gli scaligeri, paradossalmente, riescono a raccogliere più punti lontano dal ‘Bentegodi’ che in casa: da novembre sono arrivati un pareggio a Ferrara e due vittorie contro Sassuolo e, per l’appunto, la Fiorentina, mentre davanti al proprio pubblico solo delusioni, eccezion fatta per il 3 a 0 al Milan dello scorso 17 dicembre. Con 48 gol subiti, il Verona è la seconda peggior difesa del campionato dopo il Benevento (56): la classifica dice 16 punti e penultimo posto, a -5 dalla zona salvezza.
L’ALLENATORE – Fabio Pecchia è un ex calciatore, di ruolo centrocampista; nato a Formia nel 1973, ha conseguito una laurea in Giurisprudenza all’Università di Napoli. La carriera da calciatore inizia nel 1991, in Serie B, con la maglia dell’Avellino: nel 1993 Marcello Lippi lo vuole al Napoli e con i partenopei diventa uno dei migliori registi della Serie A. Sotto al Vesuvio, Pecchia vive il periodo migliore della sua storia: 125 presenze, 21 gol e anche la fascia di capitano in quattro anni di permanenza in azzurro, prima di passare alla Juventus, dove ritrova Lippi. Dopo aver vinto lo scudetto con i bianconeri nel 1998, Fabio inizia un lungo girovagare per l’Italia che lo porta a giocare per diverse squadre ma mai per più di una stagione: Sampdoria, Torino, di nuovo Napoli, Bologna, Como, Siena, Ascoli, Frosinone ed infine Foggia, dove chiude la carriera da calciatore nel 2009. La sua prima esperienza da allenatore è datata 2011, quando il Gubbio (in Serie B) lo chiama alla guida della squadra in sostituzione del partente Torrente ma, nonostante un buon avvio, viene esonerato dopo due mesi. Passa così al Latina, in Lega Pro, ottenendo buoni risultati e portando i nerazzurri ai vertici della classifica: alcune incomprensioni con la dirigenza lo portano però all’esonero. Pecchia diventa poi l’uomo di fiducia di Rafael Benitez che lo vuole come secondo a Napoli e poi al Real Madrid e al Newcastle sino a che, nel giugno 2016, l’Hellas Verona lo chiama per tornare a ricoprire il ruolo di allenatore capo. Pecchia accetta e in un solo anno riporta gli scaligeri in Serie A: quest’anno lotta per la salvezza, obiettivo difficile ma per la matematica ancora alla portata.
I GIOCATORI CHIAVE – Il mercato di gennaio è stato un vero incubo per i tifosi del Verona che hanno visto partire giocatori come Caceres (venuto alla Lazio) e Pazzini (Levante). Chi non ha alcuna intenzione di lasciare i gialloblu è Romulo, laterale destro brasiliano di corsa e fisicità, simbolo e capitano dei suoi. Priva di veri e propri campioni, la squadra veneta può contare però su alcuni giovani di prospettiva, due su tutti Fares (esterno sinistro e obiettivo di mercato per le ‘big’ a giugno) e Kean, attaccante in prestito dalla Juventus e che detiene il record di essere stato il primo calciatore nato nel 2000 ad andare in gol in Serie A.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Fabio Pecchia ha scelto il classico 4-4-2 come schema di gioco per il suo Verona: non dovrebbero esserci novità di formazione rispetto all’undici di settimana scorsa, anche se è ancora vivo il ballottaggio in mezzo al campo tra Aarons e Verde, con il primo al momento in vantaggio. In avanti confermata la coppia Petkovic-Kean.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): 1 Nicolas; 2 Romulo, 12 Caracciolo, 26 Vukovic, 93 Fares; 16 Aarons, 27 Valoti, 77 Buchel, 30 Matos; 70 Petkovic, 9 Kean.
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