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Cana: “Non pensavo saremmo usciti. Il Salisburgo ha avuto più fame. Ora testa al derby”
LAZIO CANA – Il black-out vissuto dalla Lazio contro il Salisburgo è ancora impresso nelle retine dei tifosi. In un mare d’incredulità, c’è anche il pensiero…
LAZIO CANA – Il black-out vissuto dalla Lazio contro il Salisburgo è ancora impresso nelle retine dei tifosi. In un mare d’incredulità, c’è anche il pensiero dell’ex guerriero biancoceleste Lorik Cana, il quale, ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, prova a risollevare l’ambiente in vista del derby di domenica: “Ho visto anche la Lazio, e non credevo, specialmente dopo l’1-0, che saremmo usciti. Alla fine però gli austriaci c’hanno messo qualcosa in più dal punto di vista della voglia e della fame”.
EUROPA LEAGUE – “Ovviamente l’inciampo di ieri rischia di pesare. La possibilità di raggiungere una semifinale di Europa League non capita sempre alla Lazio, noi ci siamo andati vicini cinque anni fa con un’avversaria, se non dello stesso livello leggermente inferiore a noi. Se non ci fosse stato quell’arbitro… Ci mancavano anche molti giocatori importanti, come Klose. Ora invece è capitato che l’avversario fosse inferiore, che all’andata si avesse vinto ma che poi non ci si qualificasse. E questo è una grande delusione. Io ho fatto tre quarti di finale, due con il Marsiglia, ma sono sempre uscito e ancora mi tornano questi ricordi alla mente. E’ un peccato”.
MARSIGLIA – “Ho visto un po’ la Lazio e un po’ il Marsiglia, sapete che sono cresciuto nel club francese e provo per loro grandissimo affetto. Ho sentito oggi la società e mi sono congratulato con loro, perché mi hanno fatto rivivere con la partita di ieri le atmosfere vissute quando giocavo con Cissé, Niang, Ribery…”.
DERBY – “E’ una partita particolare. La Lazio è in una bellissima posizione in classifica, è tra i protagonisti del campionato italiano, uno dei più belli almeno quest’anno: non vedo perché ora debba mancare qualcosa in termini di entusiasmo e motivazioni per preparare la partita. Ovviamente la sconfitta in Europa è un peso, però per il resto basta concentrarsi sull’obiettivo, cioè finire tra le prime quattro. La Lazio ha dimostrato di poterci stare. La differenza alla fine la farà chi ha più voglia e chi resterà ben concentrato sull’obiettivo. Se tutti remeranno verso un risultato, la Lazio può farcela, anche se la Roma arriva da un momento migliore. Basta pensare a tutto il lavoro che è stato fatto finora. E poi, c’è la motivazione più grande: l’Olimpico sarà pieno, con molti laziali”.
MATURITA’ – “Conoscendoli (Parolo e Lulic, ndr), credo non si riferiscano al singolo giocatore ma a tutto un contesto. Manca esperienza e maturità a questi livelli e in coppa europea. Nel campionato italiano ha dimostrato che può fare ottime cose. In queste partite, però, devi dare prova di esperienza e questo la Lazio forse non ce l’ha. Questa generazione non ce l’ha. Ci sono giocatori come Leiva o Immobile che di esperienze in Europa ne hanno da vendere, ma è il gruppo, il collettivo che non ce l’ha. Credo intendessero questo, e secondo me hanno ragione”.
IMMOBILE – “Se mi aspettavo questo rendimento? Pochi avrebbero scommesso su questi numeri incredibili. Merito suo, dell’ambiente, dei giocatori e della società, che è andato a prenderlo e lo ha messo nel migliore delle condizioni. Ho giocato contro Immobile, non è assolutamente lo stesso giocatore. Questa è una grande fortuna per la Lazio, avere una persona che la trascina verso l’alto come lui. Dobbiamo solo augurarci che stia bene fino al termine della stagione”.
STRAKOSHA – “Ha un grandissimo margine di crescita, specialmente dal punto d vista dell’esperienza. E’ un ragazzo giovane, a quest’età diventare un titolare della Lazio e uno dei giocatori più in vista del campionato può comportare alla lunga un calo. Ma la fiducia di cui gode da parte di Inzaghi la dice lunga e l’ambiente deve capire che ha tra le mani un gioiello. Siamo fortunati e orgogliosi noi albanesi ad avere due portieri incredibili nella nostra Nazionale come Thomas Strakosha ed Etrit Berisha. Questo alla nostra selezione non era mai successo. Secondo me la Lazio ha uno dei due, tre portieri più forti della Serie A, e ha solo 23 anni. Certo, ieri poteva fare di più, ma non penso che sia da discutere il ragazzo”.
DA DOVE RIPARTIRE – “Quale discorso farei alla squadra in questo momento? E’ difficile dirlo se non conosci l’ambiente e i ragazzi. Io continuo a vedere tantissimo il calcio, l’unica cosa che potrei dire è che sono dei ragazzi fortunati a giocarsi un posto in Champions in uno stadio pieno. Quando smetti, così come i tifosi, vorresti essere al posto loro sul campo. Basterebbe dire loro questo. E se daranno il meglio andrà bene. E’ un derby quasi decisivo come quello di tre anni anni fa. E’ molto importante”.
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