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PETKOVIC: “Dobbiamo lavorare sulla mentalità vincente e essere più cinici. Klose mi stupisce ogni giorno”

Il tecnico biancoceleste aggiunge: “Nelle prossime settimane proveremo la difesa a tre. Ora dobbiamo fare più punti possibili”…

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PETKOVIC  A TELEROMA 56 – Dopo le prime antipazioni di ieri, questa sera Vladimir Petkovic, allenatore della Lazio, è stato ospite nella trasmissione ‘56 Lazio‘, in onda su Tele Roma 56. Il mister bosniaco ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato della sua Lazio e dei suoi obiettivi stagionali. Ecco le sue parole:

Siamo nella pausa del campionato. Giusto fermarsi o sarebbe stato meglio continuare?
“Sicuramente è più giusto fermarsi: nelle ultime tre settimane abbiamo avuto sette partite, che hanno pesato a livello mentale e fisico. Ora dobbiamo ricaricare le energie fisiche e mentali, per affrontare questo duro ciclo di partite che arriveranno adesso, con tanti avversari importanti”

La cosa che ha colpito in molti è che sembra che lei non abbia avuto problemi ad ambientarsi nel campionato italiano. E’ stato proprio così o qualche problemino c’è stato?
“Mi è piaciuta sempre l’idea di venire in Italia ad allenare. Conoscevo già il calcio italiano da fuori, ma da dentro ho visto che è un calcio in cui, come in ogni parte del mondo, bisogna lavorare, credere nelle proprie idee convincere i giocatori a inseguire queste idee”.

Cinque vittorie nelle prime sette partite, in testa al girone di Europa League, Candreva in Nazionale, Klose e Hernanes che segnano a raffica: in cosa si può e si deve migliorare?
“Peccato non sia arrivata la sesta vittoria contro il Genoa, dove avremmo meritato sicuramente di più. Dobbiamo essere più cinici, dobbiamo lavorare sulla mentalità vincente, che può fare la differenza tra un gol segnato e un gol subito”.

La mentalità, la voglia di dominare l’avversario: sono queste le caratteristiche che Petkovic chiede sempre ai suoi giocatori?
“Sì, questo deve costituire il finale del lavoro che si fa durante la settimana, che si è fatto in preparazione, a livello tattico e atletico. Questa mentalità di ogni giocatore e di tutta la squadra deve essere la ciliegina sulla torta, il fattore che deve fare la differenza”.

La Lazio gioca con una punta centrale e quattro giocatori offensivi, che si muovono continuamente. E’ questo il modulo che Petkovic che vuole portare fino alla fine o ci sarà la possibilità di cambiare qualcosa?
“Per il momento questo è il modulo e questi sono i movimenti che voglio da questi giocatori, con i laterali che spingono moltissimo. Ma prossimamente proveremo anche altre soluzioni, per avere un piano B o C che potrebbe diventare anche un piano A”.

Tra queste alternative c’è anche la difesa la tre?
“Sì, la proveremo. E’ una soluzione che fino adesso mi è piaciuta tantissimo. Ho giocato per quindici anni con la difesa a tre, anche quando nessuno la attuava. Per il momento però sono importanti gli equilibri della squadra che abbiamo trovato e vediamo cosa porterà il futuro”.

Nel giorno della sua presentazione lei disse: “Voglio prima studiare giocatore per giocatore, capire le loro caratteristiche e poi scegliere il modulo“. C’è un giocatore che l’ha stupita particolarmente, che magari non si aspettava che potesse essere così adatto al suo tipo di gioco?
“Nessuno in particolare, perché non sapevo neanche come fossero realmente i miei giocatori. Guardare da fuori, dalla televisione è un conto, ma lavorando tutti i giorni con loro si ha un’immagine più completa. Sono contento di quello che ho trovato”.

Miroslav Klose non ha bisogno di commenti. Però è uno di quelli che stupisce giorno dopo giorno?
“Sì, per la sua freschezza, anche mentale, che porta sia in campo che in allenamento. A 34 anni è sicuramente uno di quei giocatori che può dare un bell’esempio anche ai giovani e farli crescere”.

Dopo la sosta ci sarà un tour de force davvero importante, dieci partite in meno di un mese. E’ questo un momento decisivo, per capire anche le ambizioni reali di questa squadra?
“Decisivo no, ma sicuramente molto importante, dove si potranno accumulare punti per la seconda parte del campionato e per essere sicuri di rimanere in Europa. Sicuramente sarà difficile, ma non impossibile fare buoni risultati e rimanere su questi livelli di adesso”.

Per quale obiettivo finale?
“L’obiettivo finale è migliorarci di giorno in giorno e cercare di vincere contro ogni avversario”.

Tra queste dieci partite c’è anche il derby, questa sfida con Zeman. Quanto lo sta incominciando a sentire?
“La sfida contro la Roma, l’11 novembre, sarà affrontata con lo stesso impegno e la stessa voglia di vincere che avremo già nella prossima partita contro il Milan”.

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