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ITALIA-ARABIA SAUDITA. Infantino: “Mancini e Balotelli per tornare in alto ma sono preoccupato per il calcio italiano”
ITALIA ARABIA SAUDITA INTERVISTA INFANTINO – Inizia con tanti interrogativi ma anche molto entusiasmo l’avventura di Roberto Mancini sulla panchina dell’Italia: il neo ct avrà il compito…
ITALIA ARABIA SAUDITA INTERVISTA INFANTINO – Inizia con tanti interrogativi ma anche molto entusiasmo l’avventura di Roberto Mancini sulla panchina dell’Italia: il neo ct avrà il compito di riportare gli ‘Azzurri’ al top e dovrà farlo senza Buffon e De Rossi ma con un ritrovato Balotelli, quest’oggi titolare nel debutto contro l’Arabia Saudita, in amichevole. Prima del fischio d’inizio del match, Gianni Infantino, Presidente della FIFA, è intervenuto ai microfoni di ‘Rai Sport’: queste le sue dichiarazioni.
MONDIALI – “L’assenza dell’Italia? E’ molto doloroso, da italiano e presidente della FIFA ancora di più perchè non si può immaginare un Mondiale senza la maglia azzurra”.
CALCIO ITALIANO – “Sicuramente il calcio italiano deve essere al top nel mondo: le squadre come Juventus, Roma e Napoli hanno dimostrato che risultati in campo internazionale li fanno. Bisognerebbe utilizzare un po’ di più ragazzi italiani ma la qualità c’è. Rimboccarsi le maniche, lavorare e i risultati arriveranno”.
NAZIONALE – “Vorrei fare un grande in bocca al lupo a Mancini che è stato un grandissimo giocatore. Da allenatore penso abbia già dimostrato quello che sa fare: come dicevo prima, bisogna che lavori anche lui. La bacchetta magica non ce l’ha ma ha le carte in regolare per fare al meglio e rendere tutti gli italiani fieri della loro Nazionale. Balotelli? E’ ovviamente un attaccante che ha già dimostrato quello che è capace di fare: bentornato in azzurro e che dimostri anche con la maglia azzurra quello che ha già dimostrato nei club”.
FIGC – “Sono preoccupato per la gestione del calcio italiano: un movimento importante come questo deve avere una Federazione con un presidente forte e deve mettere in atto tutte quelle che cose di cui si parla da tanto. L’importante è che si trovi una stabilità, una gestione forte e che si vada avanti”.
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