STADIO ROMA. Biglietti dell’ultima di Totti come scambio per favori politici

STADIO ROMA PARNASI INTERCETTAZIONI – Spuntano nuovi retroscena sulla questione dello stadio della Roma, più precisamente sui biglietti per assistere all’ultima partita di Totti, utilizzati da Luca Parnasi come merce di scambio per ingraziare la politica. Da quanto emerge nelle intercettazioni telefoniche l’imprenditore, attualmente in carcere dopo i recenti arresti di diversi indagati, a colloquio con Baldissoni, avrebbe proposto di offrire i tagliandi solamente a coloro che potessero essere funzionali ai fini del loro scopo, ovvero quello di costruire il nuovo stadio. Tra le persone ad aver richiesto i biglietti ci sarebbe anche Matteo Salvini, ma Parnasi avrebbe deciso di escluderlo: “onestamente di Matteo me ne fregherei” avrebbe dichiarato l’imprenditore. Troviamo poi nella lista Francesco Boccia (ex presidente della commissione Bilancio) e Claudio Santini (capo segreteria del ministero dei Beni Culturali). Ci sarebbe anche Luca Lanzalone, fresco di dimissioni, che avrebbe chiesto 3 biglietti per alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle, uno tra cui considerato “funzionale a favorire, in tempi brevi, un accordo tra Raggi-Zingaretti-Pallotta”.

Alla domanda sulla sua preoccupazione riguardo alle intercettazioni telefoniche Salvini risponde in modo negativo, citando in maniera esplicita l’imprenditore Luca Parnasi:

SALVINI – “No, assolutamente no. Da tifoso del Milan non parlo di calcio, mi piacerebbe avere uno stadio del Milan come mi piacerebbe che si sia uno stadio della Roma. É giusto che chi ha sbagliato debba pagare, mi spiace perchè una delle persone coinvolte la conoscevo personalmente, ci sono andato allo stadio insieme, ma credo che questo non configuri un reato e spero che possa dimostrare la sua innocenza“.