Figc, eletto Gravina: “Lotito nel consiglio federale? Oggi non commento”

ELEZIONI FIGC LAZIO LOTITO – Oggi ci sono le elezioni per il presidente della Figc a Fiumicino. Il candidato favorito è Giuseppe Gravina ma bisognerà vedere se ce la farà al primo scrutinio, dove è previsto il quorum del 75%, o al secondo con il 66%. Ci sarà anche Claudio Lotito, arrivato presto in mattinata.

ORE 15.00 –  “Credo in quello che ho scritto, credo nella collaborazione di tutti voi. Sono convinto che dobbiamo andare incontro alle esigenze del calcio italiano, che non puo’ piu’ aspettare. Ripartiamo insieme”. Sono le prime parole da nuovo presidente della Figc di Gabriele Gravina, dopo la proclamazione. Poi ha proseguito: “Si tratta di un argomento molto dibattuto e non voglio commentare le origini di questo provvedimento. Ora ho la carta costituzionale, che è lo Statuto. Il presidente federale deve dare concreta attuazione a quelle che sono le norme. Oggi non è il caso di addentrarci in queste complicate interpretazioni normative”.

ORE 14.50 –  I volti validamente espressi sono stati 485,77. Il quorum era pari a 364,33 e Gravina ha ottenuto 472,15 voti, pari a 97,2%. Le schede bianche sono state 13,62, pari al 2,8%. Gabriele Gravina, candidato unico alla presidenza della Figc, è stato eletto presidente federale alla prima votazione con il 97,2% dei voti.

GGIORNAMENTO ORE 14.15 – Gabriele Gravina è stato eletto presidente della Figc al primo scrutinio con il 97,20% dei voti espressi.

AGGIORNAMENTO ORE 14.05 – Interviene Gianni Infantino: “L’importante è che la federazione sia forte e che lavori. Il commissariamento è un’anomalia italiana, che non esiste nel mondo. Se si vogliono apportare dei cambiamenti veri bisogna che le risorse vengano dall’interno. Il commissariamento è una sconfitta per il calcio italiano, che per la passione che genera nella gente ha bisogno di una federazione che sia forte. Cosa deve fare il calcio italiano? Per prima cosa lavorare, adesso elegge il presidente e mi sembra che Gravina abbia un consenso molto ampio. L’importante è non accomodarsi su questo consenso, ma lavorare. Quando vengo in Italia mi dicono sempre tutti che ci sono tante cose da fare. Le cose bisogna farle e basta, concentriamoci sui giovani e sul calcio femminile. Andiamo avanti con impegno e passione, senza calcoli pseudo politici”.

AGGIORNAMENTO ORE 13.50 – Prende la parola il sub-commissario della Figc Alessandro Costacurta: “Sono fatto di quello che abbiamo fatto finora. Credo che il nostro lavoro abbia portato dei risultati importanti da giudicare fra qualche tempo, chi pensa di poterli criticare adesso sbaglia. Giusto per tornare al tema delle seconde squadre, io so cosa voglia dire giocare in una categoria o nell’altra. Ero probabilmente uno dei pochi a poter parlare in quel senso e so quanto possa aiutare il mio contributo. Calcio femminile? C’è ancora tanta confusione. Credo che ciò che sia uscito dal commissariamento è che il calcio femminile abbia bisogno di essere rivalutato. Il fatto che si continui a parlare di calcio femminile è già un passo in avanti. Gravina? Dobbiamo fidarci di lui, è una persona per bene e questo largo consenso è positivo”.

AGGIORNAMENTO ORE 13.40 – Il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti: “Gravina lo conosciamo, è una persona per bene, elegante e aperta al dialogo. Ha una grande personalità che gli farà prendere decisioni importanti con tutti noi che lo sosterremo. Il calcio italiano ha bisogno di cambiamenti importanti e da domani proveremo ad attuare questa trasformazione. Se bastano due anni? Il tempo è relativo, guardo alla mia associazione e all’epoca, quando sono stato nominato, dissi che ci sarebbero voluti dieci anni per rialzarsi dalle ceneri, ma poi ce ne sono voluti otto. Credo che in questo caso il cambiamento possa essere anche più rapido. L’importante è che il sistema calcio venga modificato da chi capisce di calcio. Cosa dovrà fare Gravina? Dovrà portare avanti il programma che avete letto. Le riforme fatte in fretta non funzionano, hanno bisogno del loro tempo”.