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Mancini: “Immobile ha la mia fiducia. Alla Lazio fa tanti gol, quindi…”
MANCINI NAZIONALE – Il ct della Nazionale Roberto Mancini, contestato in questi giorni per non aver impiegato Ciro Immobile in azzurro…
MANCINI NAZIONALE – Il ct della Nazionale Roberto Mancini, contestato in questi giorni per non aver impiegato Ciro Immobile in azzurro, è intervenuto a Sky Calcio Club, dove ha parlato proprio dell’attaccante biancoceleste e di altri temi.
IMMOBILE E BELOTTI – “Immobile e Belotti? Li aspettiamo entrambi. Davanti vorrei avere l’imbarazzo della scelta. Immobile ha la mia fiducia, altrimenti non lo avrei convocato. È sempre stato chiamato tranne quando di mezzo c’erano degli infortuni. Alla Lazio fa tanti gol e se li farà in Nazionale non avrà problemi. Idem Belotti, io mi auguro che ce ne possano essere tanti di attaccanti che fanno gol: se giochi bene e poi non segni allora non vinci”.
BALOTELLI – “Spero si possa riprende, a 28 anni è ancora giovane. Ha grandi qualità e dipende tutto da lui. Noi la possibilità gliel’abbiamo data e sicuramente la ridaremo. Ma deve star bene, se non è ok da punto di vista fisico allora diventa un problema”.
ATTACCO – “Dei tre davanti che hanno giocato nelle ultime partite è chiaro che Insigne sia quello che può segnare più. Chiesa è ancora molto giovane e forse non sente ancora tanto il gol. Bernardeschi già di più, ma ha anche un altro tipo di gioco: è tecnico e veloce, migliorerà e l’istinto della rete arriverà anche per lui. Ovvio è che se troviamo Immobile, Belotti, Zaza, Balotelli, o altri giovani, siamo molto più felici. Abbiamo bisogno di un centravanti di fiducia, che dia certezze, come lo è Icardi nell’Inter”.
INSIGNE – “Insigne? Grandi qualità, giocando largo spreca molte energie in ripiegamento e quando torna davanti fa più fatica. Giocando centrale può sfruttare meglio le sue doti, penso sia per questo che anche Ancelotti lo abbia messo lì: più è vicino all’area più è pericoloso”.
CHIESA – “Può ancora migliorare molto. A volte inizia forte e poi cala di ritmo per poi riprendere. Sono aspetti di esperienza. Quelli bravi vanno fatti giocare: più ne abbiamo meglio è”.
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