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Lazio-Inter, Lulic alle corde: nel diluvio dell’Olimpico è mancato anche il capitano
LAZIO INTER FOCUS LULIC – La prestazione da gladiatori dei biancocelesti a Marsiglia aveva riacceso la passione nei cuori dei tifosi che lo scorso lunedì sera…
LAZIO INTER FOCUS LULIC – La prestazione da gladiatori dei biancocelesti a Marsiglia aveva riacceso la passione nei cuori dei tifosi che lo scorso lunedì sera, nonostante un’allerta meteo arancione e un copioso diluvio, avevano risposto presente in 40mila. Ma tutto questo non è bastato alla Lazio per difendersi dai colpi dell’Inter, capace di ferirla tre volte e di renderla inoperosa per tutto il corso della partita. Una squadra stanca, poco determinata e con gli uomini contati a centrocampo non sono alibi sufficienti, a detta di Inzaghi, per giustificare il pesante passivo. Una Lazio alle corde che neanche l’ultimo dei gladiatori, Senad Lulic, è riuscito a risollevare. Il capitano, grintoso ma non concentrato, è andato in confusione e i biancocelesti hanno trasformato la fascia sinistra, di solito il loro punto di forza, in quello di debolezza.
I NUMERI DI SENAD – Il bosniaco e Radu sono stati messi in difficoltà da un ispirato Politano e da un Vrsaljko che ha spinto con costanza. L’atteggiamento dei due nerazzurri è stato facilitato da Lulic, quasi mai propositivo, come testimoniano i numeri del match. Sono appena 68 i palloni toccati in 95 minuti di gioco, due tiri (nessuno nello specchio) e degli 8 cross tentati solo 4 sono andati a segno. Dati ben al di sotto di quelli a cui ci ha abituato Senad e che peggiorano se andiamo ad analizzare le statistiche in difesa. Nessun contrasto vinto, due persi, cinque duelli vinti ma sei no e solo un recupero.
UNA GIORNATA NO – Inoltre nei due gol messi a segno da Icardi il capitano non è esente da colpe: in entrambe le occasioni, infatti, il laziale non era posizionato correttamente e il centravanti ha goduto di troppa libertà. Mister Inzaghi, analizzando il match, ha ammesso che il primo gol dell’argentino ha compromesso la partita. Una maggiore attenzione da parte di Lulic avrebbe forse evitato lo svantaggio. Ma il capitano ed idolo dei tifosi, anche in una giornata no, è riuscito a dare il suo contributo mantenendo la calma e gestendo il passivo con maturità. Un cartellino giallo (o rosso) per nervosismo avrebbe potuto creare guai maggiori anche in vista delle prossime partite in cui la Lazio dovrà fare a meno di Durmisi, Leiva e Badelj. Una serata ‘no’ capita a tutti, la pasta del campione la si vede nel non ricaderci ancora.
Marco Barbaliscia
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