APPROFONDIMENTI
L’AVVERSARIA. Milan da reinventare, tra infortunati e l’assenza (pesante) di Higuain
AVVERSARIA MILAN – Dopo la settimana di pausa per lasciare spazio alla Nazionale, torna il campionato: in occasione della tredicesima giornata di Serie A, la Lazio incontra il Milan all’Olimpico…
AVVERSARIA MILAN – Dopo la settimana di pausa per lasciare spazio alla Nazionale, torna il campionato: in occasione della tredicesima giornata di Serie A, la Lazio incontra il Milan all’Olimpico in un match delicatissimo per consolidare il quarto posto in classifica. Al momento infatti la squadra biancoceleste segue l’Inter in solitaria a quota 22 punti, seguita, ad una sola lunghezza di distanza, dai rossoneri di Gattuso fermi a 21.
IN CAMPIONATO… – Dopo un inizio non entusiasmante, caratterizzato da una sola vittoria, una sconfitta e tre pareggi consecutivi, Gattuso è riuscito ad inquadrare i suoi, portandoli a collezionare quattro risultati utili consecutivi, fondamentali per slittare in piena zona Champions. L’ultimo impegno di campionato ha visto i rossoneri uscire con le ossa rotte dal match di San Siro: il Milan non ha solo piegato la testa alla Juventus, che ha vinto in modo netto e meritato, ma ha anche dovuto fare i conti con l’espulsione di un delirante Higuain. Il Pipita, che tanto ha fatto male alla Lazio in passato a suon di gol, salterà quindi un match in cui la sua presenza avrebbe potuto fare la differenza.
… E IN EUROPA LEAGUE – Delicata la situazione in Europa League, competizione nella quale è l’unica italiana impegnata insieme alla Lazio. I rossoneri infatti, in virtù delle due vittorie (contro l’F91 Dudelange e l’Olympiacos), di una sconfitta e di un successivo pareggio contro il Betis, occupano la seconda posizione del girone ex equo con il club greco. E se gli andalusi sono ad un passo dalla qualificazione, per la squadra di Gattuso sarà decisivo proprio il match di Atene, in programma il 13 dicembre prossimo, per volare ai sedicesimi.
ALLARME INFEMERIA – Strinic, Caldara, l’ex biancoceleste Biglia (out quattro mesi per un problema al polpaccio), Musacchio e, ultimo in ordine di tempo, Giacomo Bonaventura: all’alba di metà novembre mister Gattuso si ritrova a dover fare i conti con un’infermeria stracolma, che lo sta costringendo, di fatto, a reinventare la squadra. Sarà difficile rimanere incollato alla zona alta della classifica senza calciatori in grado di fare la differenza: eppure, la Lazio dovrà guardarsi bene da talentuose novità.
L’EXPLOIT DI SUSO E IL RITROVATO BAYAYOKO – I biancocelesti, infatti, dovranno fare i conti con l’exploit di Suso, che utilizzato in 14 occasioni, ha collezionato 5 gol e 8 assist, risultando così decisivo in quasi un gol a partita. Occhi puntati anche su Bakayoko, che da (quasi) anonimo è diventato una risorsa importantissima per Gattuso: nelle ultime tre partite il centrocampista è quello che ha effettuato più contrasti (7) e completato più dribbling (6) di tutti. Non solo: il classe ’94 è anche il rossonero che ha vinto più duelli (26) nelle ultime tre giornate, 8 dei quali nel gioco aereo.
L’ALLENATORE – “Gattuso ha ridato DNA al Milan”, ha detto Allegri a proposito del tecnico rossonero. L’arrivo dell’ex Campione del Mondo 2004 sulla panchina del club milanese ha senz’altro portato dei cambiamenti importanti in una squadra che nella gestione Montella aveva avuto non poche difficoltà. La scorsa stagione, con l’allenatore calabrese in panchina, in 16 incontri di Serie A il Milan ha conquistato 1,92 punti di media a partita, segnato 1,43 gol di media a gara ed incassato 1,06 reti di media per incontro. Il distacco dalla zona Champions, sebbene ancora ampio, era sceso a 8 punti. Numeri da record se confrontati con quelli di Montella, che in 14 giornate di Serie A aveva portato i rossoneri in media a 1,42 punti a partita, a 1,35 gol e a 1,28 reti subite, con un distacco dalla zona Champions League di 12 punti. Ma non è tutto, perché da quanto Gattuso siede sulla panchina del Milan (3 dicembre 2017), la sua media-punti è di 2,14 per gara: meglio di lui hanno fatto soltanto Allegri e Maurizio Sarri rispettivamente con Juventus e Napoli. Insomma: l’ex calciatore ha saputo ridare alla squadra anima, cuore ed una maggiore solidità dal punto di vista difensivo. E, soprattutto, risultati: pur non brillando in quest’avvio di stagione, i rossoneri sono di fatto in lizza per un posto in Champions League.
Alessandra Marcelli
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