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FACCIA A FACCIA. Biava vs Legrottaglie: quando l’esperienza paga…

Due difensori atipici per il calcio moderno, domenica a confronto…

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Foto Getty Images


Questa volta, nel consueto appuntamento con la rubrica “Faccia a Faccia” non mettiamo a confronto due giocatori che possono fare gol in qualsiasi momento della partita ma due difensori che, nella sfida di domenica del “Massimino”, cercheranno di impedire agli avversari di realizzarne. Stiamo parlando di Giuseppe Biava e Nicola Legrottaglie, professione difensori che, ormai superati i trent’anni sono sinonimo di affidabilità per i rispettivi tecnici, Petkovic e Maran.

CARRIERA GIUSEPPE BIAVA. Poche manfrine fuori dal campo, poche parole e tanti fatti per il ragazzo classe 1977 cresciuto nelle giovanili del Leffe. Dopo tanti anni nelle in cadetteria, arriva in serie A con la maglia del Palermo. In rosanero quattro stagioni ed è tra i protagonisti del periodo d’oro palermitano. Poi due stagioni a Genoa sponda rossoblu, prima di approdare nel 2010 alla Lazio.

CARRIERA NICOLA LEGROTTAGLIE. Difensore classe 1976, Legrottaglie cresce nelle giovanili del Bari prima di approdare nel Chievo nel 1998. Dopo una parentesi tra Reggiana e Modena, ritorna alla corte del presidente Campedelli ed è tra i protagonisti della “favola Chievo”. Poi la Juventus. Due anni e una ventina di presenza prima dei prestiti a Bologna e Siena. Rientra a Torino nel 2006. Iniziano i cinque anni della rinascita di Legrottaglie che, dopo una parentesi al Milan, nel giugno 2011 si trasferisce al Catania.

BIAVA VS LEGROTTAGLIE. Pur non avendo un fisico possente, Biava,  è molto bravo nei contrasti, abile nel gioco aereo e, per essere un difensore, ha anche il vizietto del gol, cosa che non guasta mai. Legrottaglie, dal canto suo, interpreta il ruolo di centrale di difesa con eleganza ed efficacia. L’ex Chievo sfrutta i suoi centimetri anche in area avversaria e, così come Biava, non si esime dal metterla dentro quando si presenta l’occasione. Biava e Legrottaglie sono due difensori atipici per il calcio moderno ma con il loro carisma e il loro modo di interpretare questo ruolo hanno convinto i rispettivi allenatori a puntare forte sul loro utilizzo. Due giocatori che per valore avrebbero meritato migliori fortune nella loro carriera che hanno sempre dimostrato di poter reggere il palcoscenico della Serie A senza subirne la pressione. Biava e Legrottaglie: quando l’esperienza paga.

 

di Giuseppe Opromolla

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