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Nazionale, Mancini: “Voglio vincere i Mondiali. Allenatori in Italia? Vincono ma vengono messi in discussione”
ITALIA NAZIONALE MANCINI – Il ct della Nazionale Roberto Mancini è tornato a parlare dell’Italia nella puntata radiofonica Tutti Convocati: ecco le sue dichiarazioni.
METODO DI GIOCO – “Mi definisco belgiochista: ho sempre cercato di impostare le squadre per giocare bene e vincere, poi è vero che tante volte non ci riesci. Non sempre si può conciliare bel gioco e vittoria”.
LE CONVOCAZIONI – “Sono entrato in una situazione difficile per la Nazionale, dovevamo cercare di fare qualcosa per il presente e soprattutto per il futuro. Questo mi ha fatto capire che era l’occasione giusta per chiamare alcuni giocatori che comunque non erano sconosciuti. Tanti erano già stati convocati dalle rispettive nazionali giovanili, si vedeva che erano forti. Poi i club sono stati bravi a farli giocare, è stato un vantaggio per tutti. Adesso abbiamo convocato allo stage quelli che non eravamo riusciti a vedere e quelli che sono stati lontani dalla Nazionale per un po’ di tempo. L’obiettivo era capire che margini hanno e devo dire che sono stati due giorni positivi, abbiamo trovato giocatori bravi e dotati di grande tecnica”.
BILANCIO – “Dopo un anno non nascondo che ci sono stati momenti difficili perchè passano troppi mesi tra una partita e l’altra. Nel complesso è stato divertente, siamo stati veloci nel trovare una squadra abbastanza competitiva ma ci sono ancora diverse cose da mettere a posto. Ad esempio giochiamo molti palloni e creiamo una grande mole di gioco senza fare tanti gol. Nonostante il mio passato controverso con la Nazione, ho trascorso la mia vita a Coverciano e le Nazionali le ho fatte tutte. Mi è dispiaciuto non riuscire a vincere quel Mondiale, Italia ’90, perchè eravamo troppo forti per non vincerlo. Ora la mia speranza è riuscire a vincerlo da allenatore. Euro 2020? Per giocarceli dobbiamo arrivarci, essere bravi nelle prossime due partite contro Grecia e Bosnia. Troveremo squadre che lotteranno con noi fino alla fine”.
ALLENATORI – “Sappiamo che qua si esagera sempre. Pensiamo a Pochettino: 5 anni al Tottenham, ha una grande squadra e non ha vinto niente. In Italia lo avrebbero ucciso. Stesso discorso per Klopp. In Italia ci sono allenatori che vincono e vengono messi in discussione”.
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