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Collina: “Il VAR sarà sempre più centrale nel calcio. Falli di mano? Si puniranno anche quelli involontari”
VAR INTERVISTA COLLINA – Pierluigi Collina è stato uno degli arbitri più autorevoli degli ultimi anni: in attività dal 1994 al 2005, il fischietto di Bologna ha diretto in carriera una finale di ‘Coppa Uefa‘, tre semifinali di ‘Champions League‘ e diverse partite dei ‘Campionati Mondiali’. I tifosi della Lazio lo ricordano con piacere: Collina diresse il celeberrimo match Perugia-Juventus del 2000, decisivo per la vittoria dello ‘Scudetto’ da parte della formazione biancoceleste. Da gennaio 2017 è il Presidente della Commisione Arbitri della FIFA ed oggi è intervenuto ai microfoni Radio Rai per commentare le novità sul regolamento che vedremo in atto dalla prossima stagione.
REGOLAMENTO – “Stiamo cercando di dare continuità a un trend. Abbiamo fatto un buon Mondiale in Russia e stiamo cercando di continuare in tutte le competizioni della FIFA. Il Mondiale U20 è andato bene, con delle conferme di arbitri che conoscevamo bene ma anche con piacevoli sorprese che entreranno nella rosa dei nomi per il Mondiale nel Qatar 2022”.
VAR – “Quante aree sono ancora sprovviste del Var? Meno di quelli che vorrebbero farlo. Non è una cosa semplice. Le manifestazioni di interesse sono tante, ma noi come FIFA pretendiamo che ci sia qualità. Un organizzatore di un torneo deve rispondere con un certo standard di qualità di arbitri e tecnologia. Per questo motivo ci sono ancora molti in lista d’attesa. Abbiamo lavorato con le nostre ragazze in vari seminari e ci siamo convinti che sarebbero state all’altezza e l’hanno dimostrato sul campo. Il VAR è un punto d’arrivo, è stato inserito ed è destinato a diventare sempre più parte del mondo del calcio. Ci saranno sempre errori e discussioni. In altri sport è più semplice avere una risposta definitiva, nel calcio viene usata per interpretazione”.
FALLO DI MANO – “I responsabili dei vari paesi prepareranno gli arbitri alle nuove regole. Va sottolineato che non verrà stravolto niente. Il punto iniziale è che la volontarietà è solo uno dei criteri per rendere punibile il contatto. Si puniscono contatti anche se non volontari. Diventa determinante la posizione delle braccia. Non diventerà un tiro al braccio. Gli attaccanti che deliberatamente cercheranno di colpire la mano, non otterranno il rigore a meno che il braccio non sia messo in modo sbagliato”.
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