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Social Football Summit, Mancini sulla Nazionale: “Dobbiamo avere questa mentalità per fare qualcosa di buono. Balotelli? Sei mesi sono lunghi…”
SOCIAL FOOTBALL SUMMIT – É appena iniziato il Social Football Summit, appuntamento internazionale dedicato a digital e social media marketing, alla brand strategy e all’innovazione nella Football Industry. L’evento, e si sviluppa intorno a tre linee guida: condivisione di conoscenza, formazione, innovazione e business. Alla presentazione dell’evento Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, l’Assessore allo Sport Daniele Frongia ed, infine, Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili. Nel corso dell’evento è prevista la presenza del ct dell’Italia Roberto Mancini.
Le parole di Mancini
I social fanno parte della nostra vita quotidiana. Nazionale? Siamo felici di aver riavvicinato gli italiani, potevamo riuscirci solo giocando bene. Questa Nazionale non mi ricorda nessuna perché non abbiamo vinto niente. Per ora abbiamo solo messo le basi. Migliori debuttanti? Barella è stato uno dei primi, ma ce ne sono molti. La magia di Italia ’90? Vorremmo essere paragonati a una di queste fantastiche Nazionali dopo aver fatto qualcosa di buono. Castrovilli ha delle qualità, l’ho convocato per conoscerlo meglio. E’ giovane, dipenderà da lui, ma sicuramente sarà importante. Amichevoli? Si possono giocare a marzo, vedremo che Nazionali ci sono. Ogni partita si può vincere o perdere, l’importante è avere una certa mentalità. Le ultime due amichevoli saranno importanti. Violenza sulle donne? Rispetto per tutti e soprattutto per le donne, il mondo senza donne non può andare avanti. Balotelli? Sei mesi son lunghi…”.
Social e Nazionale
Contentissimi di esserci qualificati. I complimenti fanno piacere per i ragazzi, quando abbiamo iniziato c’era un po’ di scoramento. Sono stati bravi a rialzarsi subito. Sono molto felice del fatto che i tifosi italiani si siano avvicinati nuovamente alla Nazionale. Social? Io non sono molto social, mi aiutano i giocatori perché sono più giovani di me. Ormai ci dobbiamo abituare a questo strumento. Non metterei la mia vita privata tutti i giorni sui internet, credo sia sbagliato. Con i ragazzi non ho parlato di questo. Loro li usano, spero non ci stiano fino a tarda notte, soprattutto quando ci sono le partite! I social possono tornare utili, anche per chiarire alcune situazioni. Prima non si aveva questa opportunità”. Poi su Mihajlovic ha aggiunto: “Contentissimo che sia tornato a casa. Sta procedendo bene il suo percorso, ma ci vorrà del tempo. Vederlo tornare dopo tanto tempo in ospedale è una cosa bella anche per tutti noi”.
Le critiche
“Le mie aspettative un anno fa? Quando ho iniziato è stato difficile, come già detto. Per gli sportivi italiani e per tutti noi non partecipare al Mondiale è stata una cosa triste. Dovevamo capire cosa poter fare, dove iniziare. La cosa giusta era cercare di rinnovare, dar fiducia a calciatori giovani che non avevano tante presenze nel campionato. Ci é voluto coraggio. Abbiamo selezionato i migliori dal punto di vista tecnico per fare il nostro calcio. I ragazzi si sono trovati subito bene. Con l’aiuto dei giocatori più esperti ed importanti abbiamo creato un buon gruppo. Critiche? L’Italia è un paese di polemici, soprattutto nel calcio. Tutti volevano il Var, ora tutti lo condannano. Ci piace essere così, siamo unici al mondo. Abbiamo vinto tutte le partite, non era mai successo e non è casuale. Per le poche volte che ci vediamo facciamo un bel gioco”.
Il girone
Abbiamo lottato per vincere il gruppo, ciò nonostante rischiamo di prendere Francia o Portogallo in ogni caso. Ci sono squadre forti o meno forti, ma all’Europeo non esistono semplici. Non mi preoccupa il sorteggio, anche se dovessimo incontrare la Francia poco importa. Giochiamo qui all’Olimpico, questo è importante. Posso convocarne 23, sarà un dispiacere lasciare fuori qualcuno. Meriterebbero in 34 questo europeo”.
Le parole di Vincenzo Spadafora
“Sono preoccupato. Sicuramente, a prescindere dal merito che non mi è dato conoscere e su cui so che la Federazione sta svolgendo tutte le sue analisi, non è un bel segnale per il mondo del calcio. Seguirò con molta attenzione, spero si faccia chiarezza. Questo mondo non ha bisogno di essere offuscato da ombre di qualunque tipo. Vedremo se ci sono responsabilità e di chi, ma ripeto che il calcio dovrebbe essere sempre più associato all’idea di trasparenza, pulizia e onestà da ogni punto di vista. Qualunque cosa offuschi quest’idea di sport va risolta nel più breve tempo possibile”.
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