CALCIOMERCATO LAZIO
Behrami: “Sono passato da idolo alla Lazio a sconosciuto al West Ham. Ora voglio ripartire da zero”
BEHRAMI LAZIO – Un rapporto di gioie e dolori quello che lega i tifosi della Lazio a Valon Behrami. Il centrocampista svizzero, rimasto nei cuori di tutti per il gol vittoria in un derby del 2008, ha pagato lo scotto di alcune dichiarazioni mal digerite dall’ambiente biancoceleste. Protagonista con la Lazio dal 2005 al 2008, ha collezionato 77 presenze e 5 gol, ed attualmente è tra i giocatori svincolati. Intervistato da gianlucadimarzio.com, Behrami ha ricordato il suo periodo nella Capitale, paragonandolo ai tempi vissuti più recentemente al West Ham.
La fine del rapporto con l’Udinese
“A ottobre con il Sion è finito tutto. Non c’erano le condizioni per continuare. Non mi divertivo più. Ho lasciato due anni di contratto. E credimi non avrei regalato certe cifre se non avessi l’ambizione di giocare a un certo livello. Non cerco soldi, voglio alimentare una passione. Stare bene. Mi sono fatto male ad aprile: frattura al perone destro. Dicevano tre mesi di stop, a giugno sarei rientrato, ma a fine stagione l’Udinese ha deciso di non esercitare l’opzione di rinnovo per il mio cartellino. L’ho capito, nessun problema“.
Futuro
“Ho guardato avanti. Mi ha cercato una squadra dell’Arabia Saudita ma ho detto no, preferivo restare in Europa: le mie figlie vivono a Bergamo, mia moglie ha come base l’Italia. Poi arriva la proposta del Sion che mi corteggiava da parecchi anni: offerta economicamente importante, la possibilità di poter incidere anche dal punto di vista strutturale in ambito societario. Dopo una settimana di allenamenti sono sceso subito in campo, titolare. Ad agosto ci siamo trovati, ho chiesto miglioramenti, tante promesse che non si sono avverate. Mi stavo logorando. Mi era passata la voglia di giocare a calcio in quelle condizioni. Ho voglia di rimettermi in gioco quanto prima, adesso non zoppico più e sto bene”.
Dalla Lazio al West Ham
“Passo dalla Lazio al West Ham. Da idolo a… sconosciuto! I primi giorni si dicevano tra loro ‘who is this guy?’ anche se mi avevano pagato 7/8 milioni di pound! Ho iniziato a menare in campo: calci a me, calci a loro. Cosi, poi, mi hanno rispettato e apprezzato”.
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