APPROFONDIMENTI
Chi è Olivier Giroud, campione del Mondo con 0 gol ma capocannoniere in Europa League
LAZIO OLIVIER GIROUD – La Lazio e Olivier Giroud, un binomio che solo qualche giorno pareva impossibile e che adesso è una possibilità concreta. I biancocelesti sono alla ricerca di una punta e Igli Tare è volata a Londra per trattare con il Chelsea e l’agente del francese. Ma chi è, nello specifico, Giroud, attaccante di 34 anni alla ricerca di una nuova avventura?
Lazio Giroud, la storia dell’attaccante francese
Giroud nasce a Chambery, il 30 settembre 1986. Olivier cresce col pallone attaccato ai piedi, non molla mai quella sfera che un giorno lo avrebbe portato sul tetto del mondo. Lui e la palla, una coppia tanto inseparabile che la sorella Berangere non perdeva occasione per provare a bucargliela. A dispetto della notorietà attuale, Giroud si è affacciato sul palcoscenico del grande calcio piuttosto tardi. Aveva 24 quando ha esordito in Ligue 1 con la maglia del Montpellier, squadra con cui ha vinto il campionato francese e il titolo di capocannoniere nella stagione 2011/2012. Prestazioni in Francia che fanno drizzare le orecchie all’Arsenal che, nell’estate di quell’anno, lo portano a Londra per 12 milioni di sterline. Con i Gunners esplode definitivamente. Gioca 5 anni all’Emirates, dove gli affibbiano l’etichetta dell’attaccante che segna poco. Ma con Wenger in panchina, Giroud gioca 253 partite segnando la bellezza di 105 gol.
Il premio Puskas
Tra queste 105 reti c’è anche quella che gli permetti di vincere il Premio Puskas, per il gol più bello dell’anno, nel 2017. Era il 1° gennaio e contro il Crystal Palace realizza una rete fantastica con uno scorpione impensabile.
Il passaggio al Chelsea e il Mondiale vinto
Nell’inverno del 2018 si trasferisce al Chelsea per circa 18 milioni di sterline. Quell’estate partecipa al Mondiale con la sua Francia. È l’attaccante titolare della formazione di Deschamps che si laureerà campione del Mondo. In quella competizione, Giroud non va mai segno. Anzi, nelle 7 partite dispute, non effettua neanche un tiro nello specchio della porta. Il suo apporto, però, è fondamentale per la Francia con le sue sponde e il gioco che permette alla squadra di salire. Dal punto di vista delle marcature, si rifà la stagione successiva quando con Sarri in panchina alza al cielo l’Europa League diventando capocannoniere della competizioni con 11 gol; che gli valgono anche il record di calciatore francese più prolifico in una singola stagione in una competizione Uefa. Segna anche in finale, proprio contro quell’Arsenal che lo aveva lanciato e dato fiducia in Inghilterra.
Emanuele Catone
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