COMUNICATI UFFICIALI
Coronavirus, il monito dell’AIC: “In Italia ci sono club che convocano ancora i giocatori. E’ una vergogna”
CORONAVIRUS CALCIO SERIE A – Il mondo dello sport si è completamente fermato per cercare di sconfiggere definitivamente il Coronavirus. Una misura tosta, applicata con più o meno sofferenze da tutti i Paesi europei. Le società sportive, però, si interrogano anche su un’altra questione, ovvero se sia opportuno o meno far riprendere gli allenamenti. I medici hanno espresso parere sfavorevole, così come l’Associazione Italiana Calciatori. L’AIC, attraverso una nota ufficiale, ha denunciato il comportamento anomalo di alcuni club, chiedendo la sospensione di ogni attività per tutelare la salute degli atleti.
Coronavirus, il comunicato dell’AIC
“L’Associazione Italiana Calciatori in un momento delicato per il Paese è costretta suo malgrado a denunciare la paradossale situazione che si sta verificando in più di qualche club professionistico. Nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ci rattrista e indigna registrare ancora oggi un comportamento scriteriato e fuori dal contesto nazionale e internazionale di alcune società calcistiche. Queste si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi o peggio ancora per il controllo quotidiano della temperatura. Ora riteniamo che la situazione abbia una definizione ben precisa. Se i club convocano oggi in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa, incontrare persone, frequentare ambienti per ottenere un dato facilmente comunicabile per telefono, è un atto vergognosamente irresponsabile.
È, inoltre, offensivo nei confronti di quanti sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, che ci implorano di rimanere a casa. Se le società convocano gli atleti difendendosi con il DPCM, devono spiegare quale sia l’interesse nazionale di tenere in forma atleti ed atlete che nella migliore delle ipotesi non riprenderanno l’attività prima di metà aprile! Questo significa che stanno vivendo su un altro pianeta. Tradotto oggi in Italia ci sono ancora società calcistiche che o sono vergognosamente irresponsabili, o vivono su Marte o sono privi di un minimo di dignità. Cogliamo l’occasione per dare un grande abbraccio ideale ai tanti medici, infermieri e personale sanitario che in questi giorni e nelle prossime settimane avranno bisogno del supporto dell’Italia intera. Grazie da tutti noi!”.
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