Brocchi: “La Lazio è stata una grande sfida. Ho vinto 3 trofei e lo scetticismo iniziale dei tifosi”

BROCCHI LAZIO – E’ stato il primo acquisto di Igli Tare dopo la sua nomina a direttore sportivo della Lazio. Cristian Brocchi è arrivato nella capitale nel 2008 e ha vestito la maglia biancoceleste sino al 2013, lasciando la squadra dopo la vittoria storica della Coppa Italia contro la Roma. 128 presenze e 3 gol, in totale, e un rapporto strettissimo con i tifosi. L’ex calciatore ha risposto ad alcune domande in diretta Instagram con il giornalista Nicolò Schira: immancabili alcune battute sul periodo vissuto nella capitale.

Brocchi: “La Lazio è stata una grande sfida”

“La Lazio è stata una grande sfida. Ho lasciato il Milan che era casa mia per essere protagonista nonostante l’età. Mi sono legato tantissimo all’ambiente, sono stati 5 anni bellissimi. Ricordo ancora lo scetticismo iniziale. Molti mi davano per finito e invece leggere quelle cose mi caricava tantissimo, abbiamo vinto 3 trofei tra cui la Supercoppa Italiana a Pechino contro l’Inter di Mourinho che avrebbe poi fatto il Triplete. Sono legatissimo anche alla prima Coppa Italia vinta. Tanti dicevano che avevo la bacheca piena perché al Milan c’erano tanti campioni, vincere e da titolare anche a Roma è stata una grande soddisfazione”.

Brocchi, tra ex compagni e grandi rivali

“Miro Klose è micidiale sotto porta, lo vedi poco ma fa sempre gol. Un attaccante completo sotto tutti i punti di vista. Negli scontri titanici mi esaltavo. Liverani ti nascondeva sempre la palla, il più forte di tutti era Zidane. Ricordo Juve-Verona: lo marcavo a un metro perché tanto la palla non gliela toglievi mai. Mister Reja mi ha allungato la carriera con la sua gestione. Arrivò in un momento di difficoltà e in una settimana aveva già messo a posto lo spogliatoio. Come tipologia mi ricordava molto Ancelotti”.