CALCIOMERCATO. La provocazione dell’Agente di Zarate

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Luis Ruzzi, agente dell’attaccante della Lazio Mauro Zarate, parla a Tuttomercatoweb del futuro del suo assistito soprattuto in relazioni alle ultime sirene russe. «Lo Spartak Mosca è una squadra importante, la rispettiamo, ma Zarate vuole restare nel calcio dei grandi e per farlo c’è un solo modo cioè andare in scadenza di contratto  (estate del 2014 ndr.). Tra giocare nello Spartak e stare in panchina alla Lazio cercando di riconquistare il posto in questi mesi, scelgo la seconda soluzione», Quindi l’Argentino non sembra voler lasciare la Lazio a gennaio. «È difficile, perché nessuno accontenta la Lazio. Cinque anni fa Mauro lo volevano tutti, oggi trovare squadra è più difficile perché non sta facendo bene, si è deprezzato ed è finito in panchina. Andiamo in scadenza, così la prossima estate Mauro potrà scegliere la squadra con calma. Lo volevano tutti, davvero. Tutti. Ma gli allenatori che sono venuti dopo Delio Rossi lo hanno snaturato, hanno lavorato sulle sue incertezze facendolo diventare un giocatore incerto. Lui è un attaccante, letale in area. Mi riferisco a quando era all’Inter, per esempio. All’epoca non assistevo Zarate, ma l’operazione non l’ho capita: a cosa serviva Mauro in quella squadra piena di giocatori nel suo ruolo? L’allenatore (Gasperini, ndr) lo ha fatto giocare da esterno…così a Palermo lo ha sostituito dopo trenta minuti. E da lì una serie di problemi. Oggi Mauro è un giocatore incerto perché gli allenatori non lo hanno impiegato nel suo ruolo naturale. Ma risorgerà, ha tutte le qualità per risalire la china. Invece quando giocava alla Lazio con Rossi era un giocatore incredibile, un grande talento. Andiamo in scadenza con la società, a giugno ci troviamo un’altra squadra e Mauro tornerà più forte di prima».